Sociale: spreco alimentare oltre 15 mld l’anno, 4/5 è domestico

Vale 15,5 miliardi di euro l’anno lo spreco alimentare e quello domestico rappresenta i 4/5 del totale: lo indica l’analisi condotta dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Universita’ di Bologna nell’ambito del progetto Reduce e della campagna europea di sensibilizzazione Spreco Zero 2017/2018 presentata oggi presso la sede Unicredit di Roma. Alla conferenza stampa di […]

Vale 15,5 miliardi di euro l’anno lo spreco alimentare e quello domestico rappresenta i 4/5 del totale: lo indica l’analisi condotta dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Universita’ di Bologna nell’ambito del progetto Reduce e della campagna europea di sensibilizzazione Spreco Zero 2017/2018 presentata oggi presso la sede Unicredit di Roma.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il capo segreteria tecnica del ministero dell’Ambiente, Carlo Medaglia; il fondatore di Last Minute Market e docente dell’Universita’ di Bologna Andrea Segre’; il responsabile Territorial Relations & Claims Centro Nord di Unicredit, Luciano Bacoccoli, e Luca Farasconi, curatore del progetto Reduce 2016-2017.
Ad un anno dall’emanazione della legge Gadda che riguarda “la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilita’ ambientale”, risulta che lo spreco alimentare vale 15.502.335.001 euro annui (0,94% del Pil) e, di questi, 12 miliardi sono dovuti allo spreco dei cittadini nelle proprie case. I rimanenti 3 miliardi di euro sono da addebitare agli sprechi lungo la filiera, cioe’ nei campi agricoli (946.229.325 euro), nell’industria (1.111.916.133 euro) e nella distribuzione (1.444.189.543 euro). Questi i dati elaborati dal dipartimento di Scienze tecnologiche agro-alimentari di Bologna, l’istituto di indagine Swg e il ministero dell’Ambiente.
In un anno e’ pero’ aumentata la sensibilizzazione da parte dei cittadini sul tema dello spreco: l’Osservatorio Waste Watcher, sempre nell’ambito del progetto Reduce, ha rilevato che sette cittadini su dieci sono a conoscenza della nuova normativa; oltre il 91% considera grave la questione degli sprechi legata al cibo; l’81% si dichiara consapevole che il cambiamento deve avvenire a partire dalla propria famiglia, da se stessi e nel quotidiano.
Sono 400 le famiglie che ogni giorno, per una settimana, hanno annotato su appositi formulari la quantita’ di cibo sprecato ad ogni pasto con annessa motivazione. I dati completi verranno pubblicati il prossimo febbraio in occasione della Quinta giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare.
La conferenze stampa e’ stata anche l’occasione per annunciare il vincitore del Premio Vivere a spreco zero: il riconoscimento, che sara’ consegnato il 28 novembre a Bologna, va a Francesco Tullio Altan. “Ha illustrato con fulminea incisivita’ – si legge nel comunicato – il paradosso del nostro tempo bulimico e sprecone, dando voce e matita, nell’ultimo decennio, ai temi dello spreco alimentare, idrico ed energetico”.

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