Aperistreet sotto il Gran Sasso

Domenica primo ottobre, da mezzogiorno al tramonto, anche Prati di Tivo sperimenta la formula dell’Aperistreet; una manifestazione che in questo caso segna la chiusura della stagione estiva e serve da lancio di quella invernale come sottolineato questa mattina in conferenza stampa dal presidente Renzo Di Sabatino: “Stiamo lavorando da mesi e i risultati si vedono, […]

Domenica primo ottobre, da mezzogiorno al tramonto, anche Prati di Tivo sperimenta la formula dell’Aperistreet; una manifestazione che in questo caso segna la chiusura della stagione estiva e serve da lancio di quella invernale come sottolineato questa mattina in conferenza stampa dal presidente Renzo Di Sabatino: “Stiamo lavorando da mesi e i risultati si vedono, abbiamo contribuito ad un ritorno di interesse nei confronti della località turistica, fra le più importanti dell’Appennino. Ora ci concentriamo sulla stagione invernale e sulla messa in sicurezza e sull’adeguamento della stazione sciistica grazie al finanziamento di due milioni del Masterplan. Naturalmente un conto sono le questioni che attengono alle infrastrutture, che gestiamo noi, altro sono gli aspetti di marketing e strategia turistica che pure che andranno affrontati anche con la nostra collaborazione.

Per la prima volta l’Aperistreet – format collaudato della Franceschiello Eventi di Francesco Marcellini – si svolgerà in un contesto ambientale di montagna; ci sono già centinaia di prenotazioni, tante da fuori regione come ha sottolineato lo stesso Marcellini: “Tanti prenotati arrivano dalla Marche, molti di loro non tornano ai Prati di Tivo da un decennio. Ci stiamo organizzando con cibo e musica, servizio al tavolo e anche animazione per i bambini. Aspetto significativo il cestino del cibo è composto unicamente da prodotti tipici del territorio”.

Per l’occasione anche la cabinovia sarà aperta – in questo momento è in chiusura tecnica – come spiegato dal liquidatore della Gran Sasso Teramano, Sergio Saccomandi che ha fornito i numeri della stagione estiva: “In 48 giornate, dal 27 luglio al 24 settembre, sono stati venduti 22.425 biglietti. L’impianto ha grandi potenzialità”.

Per gli operatori locali sono intervenuti Erminio di Lodovico e Antonio Riccioni: “Animiamo un periodo dell’enno che normalmente ci vede con pochi visitatori, per noi è certamente un lancio anche per la stagione invernale. Ci teniamo a mostrare una località che non è solo sci, trekking e alpinismo ma offre molte altre possibilità anche un target familiare: dal maneggio, alle bike, al parco avventura. Quest’estate abbiamo fatto teatro nel bosco e manifestazioni sportive”.

Soddisfatto il sindaco, Michele Petraccia: “E’ tutto pronto per accogliere nel migliore dei modi chi deciderà di salire ai Prati, c’è anche il bus navetta dal parcheggio. Bisogna ringraziare questa bella sinergia con gli operatori e l’ente Provincia per tutto quello che si sta facendo per il rilancio di questa località”.

Tornando ai lavori di adeguamento e messa in sicurezza va ricordato che la Regione Abruzzo (Delibera di Giunta Regionale 418 del 28/07/2017) ha assegnato l’importo di 2.000.000 di euro per il progetto “Completamento ed ammodernamento del comprensorio sciistico di Prati di Tivo” individuando la Provincia di Teramo come beneficiario dell’intervento. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con il Comune di Pietracamela; al momento si è in attesa della stipula della convenzione con la Regione.

Gli interventi sono stati individuati insieme al direttore tecnico degli impianti, Marco Cordeschi e alla luce del redigendo Piano Valanghe: i fatti di gennaio e gli studi successivi, infatti, hanno evidenziato la vulnerabilità del bacino e la necessità di completare e potenziare il sistema di difesa attiva realizzato nel 2009.

In sintesi si sta predisponendo un piano di messa in sicurezza della stazione con la manutenzione straordinaria e la sostituzione dei mezzi obsoleti; la realizzazione di un deposito per attrezzature e mezzi; il recupero dell’attività sciistica nell’area del doppio jolly attraverso un campo scuola attrezzato, la segnaletica e, infine ma non certo da ultimo, gli interventi di legge che saranno previsti nel redigendo piano antivalanghe della Regione.

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