Terremoto, Confindustria: “Riallineare misure imprese”

Per quel che riguarda le misure dedicate alla ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del Centro-Italia “Confindustria ha apprezzato, in diverse occasioni, l’attenzione dedicata al problema, evidenziando pero’ che i ritardi accumulati rendono necessario un riallineamento temporale di alcune misure di sostegno alle imprese e, in alcuni casi, anche una parziale modifica del loro […]

Per quel che riguarda le misure dedicate alla ripresa economica dei territori colpiti dal sisma del Centro-Italia “Confindustria ha apprezzato, in diverse occasioni, l’attenzione dedicata al problema, evidenziando pero’ che i ritardi accumulati rendono necessario un riallineamento temporale di alcune misure di sostegno alle imprese e, in alcuni casi, anche una parziale modifica del loro funzionamento, al fine di renderle piu’ efficaci”. Marcella Panucci, direttore generale Confindustria, lo dice in audizione alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato Nell’ambito della manovra, “e’ significativa la misura contenuta nel decreto-legge collegato che, accogliendo una richiesta di Confindustria, ha previsto il differimento della ripresa dei versamenti dei contributi Inps e Inail per i soggetti colpiti dal sisma del Centro Italia del 2016, dal 30 ottobre 2017 al 31 maggio 2018, nonche’ l’estensione del periodo massimo di rateizzazione delle somme dovute, da 18 a 24 mesi- rileva Panucci- Si tratta di un intervento positivo, ma che va necessariamente coordinato con le altre scadenze delle sospensioni degli adempimenti fiscali e finanziari. Pertanto, sarebbe necessaria la proroga di un ulteriore anno della sospensione degli adempimenti tributari e contributivi e dei termini prevista dal DL n. 189/2016”.

“Si richiama l’impegno assunto, in tal senso, dal Governo nei mesi scorsi proprio in relazione ai ritardi e alle lentezze della ricostruzione e della ripresa civile ed economica delle collettivita’ interessate”, precisa Marcella Panucci, direttore generale Confindustria. In tema di sostegno dell’economia di alcuni territori, a giudizo di Confindustria “sussistono poi alcune criticita’ applicative legate alla zona franca urbana (Zfu), i cui requisiti di accesso hanno reso, di fatto, inapplicabile lo strumento al 95% circa delle imprese”. Al fine di superare queste difficolta’, “appare necessario intervenire sul criterio della riduzione del fatturato, agendo sia sulla percentuale di riferimento (oggi fissato al 25%), sia sul periodo della sua rilevazione- spiega Panucci- Al contempo, andrebbero prorogati i termini per la presentazione delle domande di accesso alla Zfu, nonche’ prolungati i tempi di applicazione dei benefici Zfu alle nuove iniziative imprenditoriali fino alla fine del 2018”.

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