Pd Abruzzo: “La Nuova Pescara non ha nulla a che vedere con il capoluogo L’Aquila”

“Il Partito Democratico abruzzese non ha mai pensato di portare il capoluogo a Pescara, non se ne è mai discusso e non c’è alcuna proposta del Pd a riguardo”: lo ha detto il Segretario regionale del Pd Marco Rapino aprendo la conferenza stampa che si è tenuta dopo le dichiarazioni alcuni esponenti locali del partito […]

“Il Partito Democratico abruzzese non ha mai pensato di portare il capoluogo a Pescara, non se ne è mai discusso e non c’è alcuna proposta del Pd a riguardo”: lo ha detto il Segretario regionale del Pd Marco Rapino aprendo la conferenza stampa che si è tenuta dopo le dichiarazioni alcuni esponenti locali del partito e del capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri sul progetto di legge sulla Nuova Pescara e sulla ipotesi di spostamento del capoluogo dall’Aquila alla città adriatica. Per Rapino “è anche controproducente parlarne, la Nuova Pescara non ha nulla a che vedere con il capoluogo di Regione. Si tratta di un percorso deciso attraverso un referendum e con si vuole costruire una nuova città per ridisegnare l’Abruzzo. La questione istituzionale non c’entra: vogliamo mettere a sistema le potenzialità e immaginare la nostra regione da qui a venti anni, la vogliamo più unita e non a due velocità”. Sulla questione che riguarda le posizioni interne al Pd, il segretario ha detto che “il nostro è un partito plurale, ma per noi occorre riportare da subito il dibattito sui binari giusti, su quelle che saranno le potenzialità della nuova città e sulle funzioni strategiche del capoluogo L’Aquila”.
Per il segretario del Pd aquilano Stefano Albano quelli che hanno dato il via a polemiche e contrasti “non hanno senso di responsabilità nei confronti dell’Abruzzo. Il nostro è un disegno strategico: ogni territorio deve avere un ruolo da mettere a sistema e a disposizione dello sviluppo regionale. Pescara consolida il suo ruolo di polo economico, L’Aquila deve essere quello amministrativo e culturale ma non in un’ottica da ‘dentro le mura’: sono vocazioni che vanno a beneficio di tutta la regione. Dal punto di visto politico, mi sembra che oggi e nei giorni scorsi il Pd abbia risposto in modo chiaro e unitario. Piuttosto esiste un grande tema che riguarda il centrodestra, con uno dei vertici di Forza Italia, il capogruppo in Consiglio regionale, che dice che il capoluogo deve andare a Pescara”.
Il segretario del Pd della provincia dell’Aquila Francesco Piacente ha detto che “non esiste per il nostro partito la questione dello spostamento del capoluogo. Mi sembra significativo invece che in Forza Italia ci sia uno scontro sul tema tra il coordinatore regionale e il capogruppo in Consiglio regionale: lo risolvano”.  Per il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sandro Mariani, “si tratta di una discussione senza senso che nasce da esigenze di posizionamento personale”, mentre il capogruppo del Pd in Consiglio comunale all’Aquila, Stefano Palumbo, ha auspicato che almeno sulla scorta di essa “si possa riaprire la discussione sulla strategia di sviluppo del territorio abruzzese, tanto più importante in una fase storica caratterizzata da sfide di livello globale, e dispiace che il sindaco dell’Aquila abbia voluto sottolineare strumentalmente solo le presunte divisioni del Pd”.
Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ritiene che “da parte del Pd ci sia stato un segnale inequivocabile, mentre dall’altra parte sono emerse tutte le contraddizioni. In ogni caso era necessaria una risposta forte, quando gli incendi vengono appiccati non si sa mai come va a finire. La mia richiesta di dimissioni di Cantagallo e Cuzzi resta in campo, la comunità aquilana si è sentita umiliata: è più importante di prima a questo punto l’approvazione della legge sull’Aquila capoluogo”. Sul punto, però, il segretario Rapino ha subito chiarito che non ci sono i presupposti regolamentari e politici per adottare simili provvedimenti e a invitato tutti a chiudere la discussione.
L’ex sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha parlato di “una polemica che ha toccato un nervo scoperto nella nostra regione e all’Aquila, il campanilismo è da sempre il rifugio dei politici incapaci. Mi preoccupa il salto qualitativo che è arrivato dal centrodestra con la dichiarazione di Sospiri, e dimostra la povertà della classe dirigente politica della nostra regione”. Sono intervenuti in conferenza stampa anche il Maurizio Di Nicola da presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale per ribadire che il percorso della nuova Pescara non riguarda la messa in discussione del capoluogo ma dare seguito a un importante referendum popolare con la costruzione di una nuova città, il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio per ribadire che la questione dello  spostamento del capoluogo non è stata mai nell’agenda politica e istituzionale del Consiglio, quanto piuttosto una dimensione che riguarda il ruolo dell’Abruzzo nella Macroregione e i rapporti dell’esterno, a cominciare dalla sponda balcanica e l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci per confermare tra le altre cose la tempistica rispettata per il percorso di istituzione del Dea di secondo livello L’Aquila – Teramo.

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