Elezioni, Brunetta: “Prossimo Premier? Fosse per me Berlusconi”

“Chi sara’ il premier di un possibile governo di centrodestra? L`abbiamo sempre detto: il leader lo esprimera’ chi prendera’ piu’ voti. Toccasse a Forza Italia, l`indicazione della leadership spetta a Berlusconi. Fosse per me, Berlusconi. Se ha potuto fare il premier un Letta, un Renzi, un Gentiloni, avremo pure all`interno di Forza Italia, della Lega, […]

“Chi sara’ il premier di un possibile governo di centrodestra? L`abbiamo sempre detto: il leader lo esprimera’ chi prendera’ piu’ voti. Toccasse a Forza Italia, l`indicazione della leadership spetta a Berlusconi. Fosse per me, Berlusconi. Se ha potuto fare il premier un Letta, un Renzi, un Gentiloni, avremo pure all`interno di Forza Italia, della Lega, di Fratelli d`Italia un leader altrettanto se non piu’ valido”. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a “Il Gazzettino”. Candidature e veti: i leghisti non vogliono Flavio Tosi. “Non sono veti, si tratta di riflessioni che sono in corso in tutta Italia. Ad esempio: la Lega in Lazio si e’ ‘imparentata’ con Alemmano/Storace e Giorgia Meloni non e’ cosi’ felice. In Puglia c`e’ malumore per le avance della Lega nei confronti di alcune ex componenti di Forza Italia. Voglio dire che non ci sono mal di pancia solo in Veneto. Tutto sara’ risolto con buon senso e pragmatismo. Credo che nessuno, di fronte a una vittoria potenziale, vorra’ rischiare di perdere per un veto”. Candidature: uscenti a parte, su chi puntera’ Forza Italia? “Io valorizzerei tutti i coordinatori provinciali, i quadri, i dirigenti nel territorio, i sindaci dei piccoli Comuni che nei momenti difficili hanno tenuto alta, e lealmente, la bandiera di Forza Italia”. Lei dove si candidera’? “Non lo so ancora”. “Mi farebbe molto piacere se Paroli si candidasse in Veneto, e’ un valore aggiunto di una classe dirigente gia’ straordinaria che ha trovato in lui un catalizzatore e un elemento rasserenante. Quanto al commissariamento fino al 2020, dipende da quello che vorra’ fare Paroli da grande. Io farei la firma per averlo qui e perche’ finisse il lavoro iniziato”. È vero che l`ex coordinatore regionale Marco Marin, se sara’ candidato, andra’ fuori Veneto? “Sono tutte illazioni destituite di qualsiasi fondamento perche’ non ne abbiamo mai parlato. E chi avanza nomi e’ tutta gente che s`offre. Con l`apostrofo”. C`e’ qualcosa che rimprovera al governatore Luca Zaia? “Nulla. Non posso parlar male di Zaia perche’ e’ stato un mio collega e un bravissimo ministro all`Agricoltura. Tra l`altro mi sta molto simpatico, quando mi chiama rispondo al primo squillo e lo stesso fa lui con me. Un uomo che ha ottenuto cosi’ tanto consenso deve avere delle qualita’”. Lo porterebbe a Roma nuovamente come ministro? “Quando uno ha ricevuto un mandato, la prima regola e’ che lo porti a compimento. E poi Zaia si e’ dato un compito da far tremare i polsi: l`autonomia al Veneto. Vuol dire cambiare l`Italia”.

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