Elezioni, il Forum Terzo Settore scrive alle forze politiche: “Queste siano le priorità”

La piena realizzazione della Riforma del Terzo settore, un nuovo Piano di non autosufficienza in grado di tutelare concretamente chi è più vulnerabile, una politica dell’accoglienza capace realmente di inglobare i processi migratori nello sviluppo del Paese. Sono alcune delle priorità inserite all’interno della lettera aperta che il Forum Nazionale del Terzo settore ha indirizzato […]

La piena realizzazione della Riforma del Terzo settore, un nuovo Piano di non autosufficienza in grado di tutelare concretamente chi è più vulnerabile, una politica dell’accoglienza capace realmente di inglobare i processi migratori nello sviluppo del Paese.

Sono alcune delle priorità inserite all’interno della lettera aperta che il Forum Nazionale del Terzo settore ha indirizzato a tutte le forze politiche candidate alle elezioni del prossimo 4 marzo. Nel documento, il Forum evidenzia gli aspetti fondamentali per costruire un modello di sviluppo sostenibile che ridia fiducia ai cittadini ed alle famiglie, che guardi alla tutela delle persone più fragili e che superi le gravi contraddizioni e le forti disuguaglianze ancora oggi presenti.

“Il modello al quale auspichiamo – dichiara la Portavoce del Forum Claudia Fiaschi – rimette al centro le sfide del benessere delle persone e del pianeta, della cultura della pace e della prosperità delle comunità, in Italia come nel mondo. Questo modello parte da una base condivisa: il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dalla comunità internazionale, che per noi rappresentano uno strumento semplice, ma universale, per rifondare un nuovo patto di cittadinanza capace di guardare al futuro, generare reddito e stabilire relazioni sociali.”

Il primo punto su cui il Forum intende richiamare l’attenzione è quello della riforma del Terzo settore. “È necessario assicurarne la piena realizzazione– prosegue la Portavoce – considerando che tocca un mondo in continua espansione con 336.275 organizzazioni, oltre 5 milioni di volontari e quasi 800 mila dipendenti che ogni giorno lavorano per la costruzione di una società più inclusiva e sostenibile. La riforma rappresenta quindi un volano per lo sviluppo di un comparto che ha un ruolo fondamentale per il Paese.”

Altri punti sui quali il Forum richiede un impegno delle future forze politiche sono la riaffermazione della centralità di tutti i diritti; la garanzia di un welfare universalistico, in grado di promuovere e proteggere le persone anche quando diventano vulnerabili e fragili, attraverso un piano sulla non autosufficienza e sulla vita indipendente; la promozione della salute, del benessere e della qualità della vita per tutti, assicurando la cura della crescita del capitale umano per tutto l’arco della vita; la definizione di politiche di accoglienza capaci di inglobare i processi migratori all’interno dei più complessivi processi di sviluppo; la salvaguardia di natura, cultura e qualità degli ambienti di vita delle comunità umane; la ricerca di modelli di sviluppo economico inclusivi e sostenibili; l’aspirazione alla Pace e alla solidarietà internazionale.

“Le nostre proposte – conclude la Portavoce – pur non esaustive, rappresentano un punto di partenza per dotare il Paese di prospettive di crescita e dello slancio necessario al raggiungimento del progresso sociale. Diamo la nostra piena disponibilità ad un confronto con i candidati alle elezioni politiche con l’intento di concorrere alla costruzione di una nuova agenda per il Paese.”

Qui il documento “Valorizzare la partecipazione dei cittadini per il bene dell’Italia”

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