Mattarella: “Governo neutrale fino a fine 2018″

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto: “Non vi e’ alcuna possibilita’ di formare un governo sorretto da una maggioranza nata da un accordo politico“. “Tutte queste indisponibilità sono state confermate stamattina”, aggiunge Mattarella. “Nel corso delle settimane scorse – ricorda Mattarella – ho svolto, anche con la collaborazione dei presidenti delle Camere una […]

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha detto: “Non vi e’ alcuna possibilita’ di formare un governo sorretto da una maggioranza nata da un accordo politico“.

“Tutte queste indisponibilità sono state confermate stamattina”, aggiunge Mattarella.

“Nel corso delle settimane scorse – ricorda Mattarella – ho svolto, anche con la collaborazione dei presidenti delle Camere una verifica concreta, attenta e puntuale di tutte le possibili soluzioni, in un Parlamento contrassegnato da 3 schieramenti principali, nessuno dei quali dispone della maggioranza. Non è riuscito il tentativo di dar vita a una maggioranza tra il centrodestra e il M5s”, nè il tentativo “tra M5s e Lega” e “impraticabile” un accordo tra M5s e Pd.

 

Consentire la nascita di un governo “neutrale”, “di garanzia” che non si presenterebbe alle prossime elezioni e lascerebbe il campo a una maggioranza parlamentare se questa avra’ a formarsi nei prossimi mesi. E’ la proposta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine del terzo giro di consultazioni.

“Ritengo in queste condizioni più rispettoso della logica democratica che a portare alle elezioni sia un governo non di parte”. E’ “doveroso” dar vita a un nuovo governo, “non si può attendere oltre”.

“L’ipotesi alternativa è indire nuove elezioni subito, non ci sono tempi per il voto entro giugno, si è sempre evitato di fare elezioni in estate” perchè è difficile l’esercizio per i cittadini, quindi “si potrebbe fissarle per l’inizio dell’ autunno”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale al termine del terzo giro di consultazioni.

“A me compete una preoccupazione: che non vi sia dopo il voto il tempo per approvare il bilancio dello stato e con il conseguente aumento dell’Iva e gli effetti recessivi” che questo comporta. Questo potrebbe “esporre la nostra economia a manovre offensive sui mercati finanziari”.

“Vi è il timore che a legge elettorale invariata si riproduca la stessa situazione: tre schieramenti di cui nessuno con la necessaria maggioranza, schieramenti resi meno disponibili al dialogo da una campagna elettorale aspra e polemica”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine del terzo giro di consultazioni.

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