Terremoto: riportare prodotti Accumoli e Amatrice in ristoranti a Roma/video

Promuovere i prodotti tipici di Accumoli e Amatrice, sostenere l’agricoltura delle zone colpite dal terremoto e al tempo stesso raccogliere fondi a favore delle popolazioni che vivono in quei luoghi. Questo l’obiettivo di un progetto promosso dalla Regione Lazio, mirato a portare i prodotti certificati di Accumoli e Amatrice tra i ristoratori romani. Gia’ una […]

Promuovere i prodotti tipici di Accumoli e Amatrice, sostenere l’agricoltura delle zone colpite dal terremoto e al tempo stesso raccogliere fondi a favore delle popolazioni che vivono in quei luoghi. Questo l’obiettivo di un progetto promosso dalla Regione Lazio, mirato a portare i prodotti certificati di Accumoli e Amatrice tra i ristoratori romani. Gia’ una decina le adesioni degli esercizi della capitale, presentate alla Casa del Parco ‘Bistrot Bio’, luogo deputato anche per una degustazione dei prodotti in questione. L’iniziativa rientra nel contesto della legge regionale 4/2006 che prevede finanziamenti di programma relativi alle reti di impresa tra attivita’ economiche su strada. Per il sindaco di Amatrice, Filippo Palombini, l’iniziativa “va nella direzione di fare rete”, l’obiettivo e’ “cercare di portare il nome di Amatrice tra i ristoranti romani”. Ovviamente “sara’ importante chiarire che questi prodotti provengono dal territorio, in modo da sostenere un’agricoltura che adesso ha davvero bisogno di ripartire”. L’iniziativa ha il supporto di Bioroma, consorzio che associa 210 aziende agricole e che svolge un prezioso lavoro di legame sul territorio. La rete delle aziende collega 7mila ettari di prodotti biologici certificati nel Lazio, con associazioni prevalentemente a Roma ma anche nelle altre quattro province. Dalla pasta alla carne, dalle verdure al vino, il carnet delle possibilita’ e’ vario e tutto a disposizione dei ristoratori romani. Bioroma vuole coinvolgere solo aziende agricole in possesso della doppia certificazione Dop-Bio per evitare l’uso di prodotti chimici di sintesi, e Igp-Bio per la garanzia della qualita’ del processo produttivo.

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