Caldo: oltre 2,4 milioni di anziani a rischio

Oltre 2,4 milioni di anziani non autosufficienti a rischio afa. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione all’arrivo dell’ondata di calore sulla Penisola con temperature sopra i 35 gradi al nord in grado di mettere a dura prova la resistenza di chi ha oltre 65 anni e in particolare di quella maggioranza di non […]

Oltre 2,4 milioni di anziani non autosufficienti a rischio afa. E’ quanto afferma l’Unione europea delle cooperative Uecoop in relazione all’arrivo dell’ondata di calore sulla Penisola con temperature sopra i 35 gradi al nord in grado di mettere a dura prova la resistenza di chi ha oltre 65 anni e in particolare di quella maggioranza di non autosufficienti che non si trova ricoverata in strutture residenziali ed è quindi più esposta al rischio di colpi di calore e disidratazione. Il consiglio per chi ha un anziano in casa – spiega Uecoop – è quello di evitare le uscite nelle ore più calde della giornata e nel caso proteggere la testa con un cappello, indossare abiti leggeri e usare gli occhiali da sole, inoltre bisogna sempre stare attenti che l’anziano beva acqua in maniera costante e a temperatura ambiente e rinfrescare i locali con i climatizzatori senza però cercare di avere temperature di oltre 8 gradi più basse rispetto all’esterno e usare la funzione di deumidificazione dell’aria in modo da alleggerire la sensazione di afa e ridurre la sudorazione.  La cura degli anziani – afferma Uecoop – sarà sempre più importante visto che negli ultimi 10 anni – spiega Uecoop – gli over 65 in Italia sono cresciuti del 18% arrivando a 13,5 milioni di persone, destinate a crescere ancora visto che secondo l’Ocse nel 2050 in Italia ci saranno 74 over 65 per ogni 100 persone di un’età compresa tra i 20 e i 64 anni, il tutto a fronte di una speranza di vita salita a 82,8 anni rispetto rispetto alla media di 81,2 anni di dieci anni fa. Una situazione – conclude Uecoop – che rende strategico organizzare un sistema di welfare in grado di soddisfare la domanda di assistenza e servizi delle famiglie italiane.

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