Lavoro Abruzzo: proroga protocollo per arginare caporalato

Prorogato per il bienno 2019-2020 il Protocollo d’Intesa per la lotta al caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Lo ha reso noto la Regione Abruzzo, che ha sottoscritto l’accordo nel maggio 2017 con Anci Abruzzo, CGIL Abruzzo, CISL Abruzzo e Molise, Uil Abruzzo, Assolavoro, Cia Abruzzo, Coldiretti Abruzzo, Copagri Abruzzo, Ispettorato interregionale del Lavoro […]

Prorogato per il bienno 2019-2020 il Protocollo d’Intesa per la lotta al caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Lo ha reso noto la Regione Abruzzo, che ha sottoscritto l’accordo nel maggio 2017 con Anci Abruzzo, CGIL Abruzzo, CISL Abruzzo e Molise, Uil Abruzzo, Assolavoro, Cia Abruzzo, Coldiretti Abruzzo, Copagri Abruzzo, Ispettorato interregionale del Lavoro di Roma (Abruzzo, Lazio, Sardegna Toscana e Umbria), Inps e direzione regionale Inail Abruzzo. “La Giunta regionale ha inoltre demandato al dirigente del servizio affari dipartimentali che coordina il Protocollo e l’Osservatorio regionale- si legge in una note- gli atti consequenziali volti alla gestione delle attivita’ previste dallo stesso protocollo d’intesa. I risultati positivi conseguiti nell’esperienza virtuosa della Regione Abruzzo, all’avanguardia in materia nello scenario nazionale, sono frutto dell’impegno profuso da tutti i soggetti sottoscrittori del protocollo di intesa e dai componenti dell’Osservatorio regionale. In particolare- continua la nota- viene rimarcato l’impegno profuso da quanti hanno svolto la vigilanza sul territorio regionale, consentendo la prevenzione e la repressione dei fenomeni contrastati. Viene, altresi’, ribadito che il Protocollo d’Intesa e l’attivita’ dell’Osservatorio regionale sono strumenti a tutela delle imprese sane e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo agricolo. Si tratta di strumenti a tutela dell’agroalimentare italiano- conclude la nota della Regione- che e’ un’autentica eccellenza nel mondo e attira soggetti che spesso operano in maniera opaca, irregolare ed illegale”.

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