Xylella. Stefa’no: “Basta populismi, scienza unica via”

 “Oggi a Monopoli la grande mobilitazione della comunita’ pugliese che pensa che la scienza non e’ un’opzione, ma l’unica via certa. Basta coi populismi, si recuperi al piu’ presto il tempo perduto, tornando a legittimare gli studi e la ricerca scientifica, gli unici dai quali possono provenire indicazioni precise sulle cultivar da reimpiantare per ripristinare […]

 “Oggi a Monopoli la grande mobilitazione della comunita’ pugliese che pensa che la scienza non e’ un’opzione, ma l’unica via certa. Basta coi populismi, si recuperi al piu’ presto il tempo perduto, tornando a legittimare gli studi e la ricerca scientifica, gli unici dai quali possono provenire indicazioni precise sulle cultivar da reimpiantare per ripristinare il patrimonio paesaggistico e produttivo pugliese”. La dichiara oggi il senatore Dario Stefa’no (PD) a Monopoli con gli agricoltori pugliesi per la manifestazione “Si combatto Xylella”. “Sulla Xylella dobbiamo aprire una pagina nuova – rimarca Stefa’no – con la consapevolezza che si e’ sacrificato troppo patrimonio pugliese. Un patrimonio che non e’ solo produttivo, ma anche paesaggistico e storico. Con quella stessa consapevolezza bisogna investire senza piu’ tentennamenti nella doppia direzione del contenimento della malattia, anche attraverso l’abbattimento dove e’ necessario, e del reimpianto visto che l’Unione Europea ci da’ questa opportunita’. È l’unico modo per ritrovare una traiettoria di recupero e rinascita: ogni altro tentennamento, ogni altro organismo di discussione inutile, diventeranno ulteriori responsabilita’ verso un danno che non e’ solo per i produttori olivicoli – e gia’ basterebbe – ma anche per il vivaismo e per tutti coloro che hanno sempre creduto e investito, valorizzandola, questa grande tradizione e identita’ che e’ l’ulivo”. “Non esiste una Puglia che si arrabbia per gli abbattimenti – conclude Stefa’no – e un’altra che esulta, manco fosse una partita di calcio. Ogni albero abbattuto e’ motivo di sofferenza per chiunque abbia a cuore la nostra terra. Qualcuno pero’ dovra’ assumersi prima a poi la responsabilita’ di essere andato dietro alle tesi antiscientifiche degli stregoni di turno per cercare facile consenso”.

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