Calcio: a Roberto Mancini il premio Enzo Bearzot

“Sono molto felice di questo premio perche’ proprio Enzo Bearzot mi ha fatto esordire in Nazionale maggiore nel 1988. Mi lascio’ fuori perche’ mi comportai male in Nazionale e lo ringrazio anche per questo. Non gli chiesi mai scusa per timidezza, ma devo dirgli solo grazie per quello che ha fatto per me, anche se […]

“Sono molto felice di questo premio perche’ proprio Enzo Bearzot mi ha fatto esordire in Nazionale maggiore nel 1988. Mi lascio’ fuori perche’ mi comportai male in Nazionale e lo ringrazio anche per questo. Non gli chiesi mai scusa per timidezza, ma devo dirgli solo grazie per quello che ha fatto per me, anche se siamo stati poco insieme”. Roberto Mancini ha ricevuto oggi al Salone d’Onore del Coni il prestigioso Premio Nazionale ‘Enzo Bearzot’, giunto alla IX edizione e organizzato dall’Unione Sportiva ACLI con il patrocinio della FIGC. “Innamorato del calcio giocato bene e dei giovani, Roberto Mancini e’ l’uomo giusto per rilanciare l’amore degli italiani verso la Nazionale”, si legge in un passaggio della motivazione scritta dalla Giuria presieduta dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina: “Una bellissima giornata dove si valorizzano tantissime dimensioni, non solo quella agonistica dello sport ma anche sociale- ha spiegato il numero uno della Federcalcio- Ho visto immagini di Bearzot molto distanti dalle tensioni che viviamo in questi giorni. Mancini racchiude gli stessi valori, ha avuto la capacita’ di saper raccontare una nuova storia agli italiani”. Anche il presidente del CONI, Giovanni Malago’, si e’ detto “molto felice che Mancini abbia accettato la sfida della Nazionale e adesso ci abbiamo messo anche un piccolo carico in piu’ di aspettativa con questo premio che porta bene. Ma Roberto gestisce benissimo la tensione”, ha dichiarato il numero uno dello sport italiano sottolineando che “con le ACLI ho un rapporto formidabile, questo e’ un premio che sta crescendo di anno in anno”.

Il Cmmissario tecnico azzurro ha deciso di devolvere il premio di 5.000 euro all’associazione ‘Bambini delle Fate’: “Per me aver giocato per la Nazionale e ora essere il ct e’ un grande onore- ha aggiunto Mancini- Siamo una squadra giovane e quindi vedremo quello che potremo fare ma di giovani ce ne sono tanti, basta saperli aspettare e dare loro fiducia. A volte bisogna dare piu’ tempo. Non c’e’ niente che non vada in questo momento, le cose stanno andando benissimo e tutti ci stanno aiutando. Speriamo che questo serva ad arrivare a giugno prossimo e avere un mese bellissimo. Tra Allegri, Ranieri e Spalletti a chi mi sento piu’ vicino? A Ranieri per l’esperienza accumulata, una persona sempre calma e tranquilla”. La cerimonia e’ stata trasmessa in diretta su Rai Sport HD e a consegnare il premio a Mancini e’ stato il presidente dell’US ACLI, Damiano Lembo: “Oggi abbiamo vinto un’altra partita- ha specificato- la squadra anche questa volta ha lavorato bene. Parlo di chi ha creduto fin dall’inizio in questo progetto. Ci eravamo lasciati lo scorso anno con Mancini che era quasi riuscito a vincere. Siamo felici di consegnargli il premio oggi da ct della Nazionale, sperando che come ogni anno porti fortuna anche a lui e agli Azzurri in vista delle qualificazioni agli Europei del 2020”. Per la prima volta presente alla cerimonia anche la figlia di Enzo Bearzot, Cinzia: “È un piacere averla con noi quest’anno- il saluto di Lembo- lei fin dal primo momento ha sempre collaborato con noi su questo premio senza farci mai perdere di vista il nostro punto di riferimento che resta la nostra bussola”.

E’ stata proprio Cinzia Bearzot a consegnare il settimo Premio Bearzot – la Sfida Sociale US ACLI al progetto del Comitato di Padova ‘Nuove Energie: Iniziative per la terza eta’, le olimpiadi d’argento’: “Il lavoro che fanno a Padova, quello della socializzazione, e’ la cosa piu’ importante per gli anziani”, le parole di Cinzia Bearzot. “Ci sono tantissimi anziani che praticano attivita’ sportive- ha aggiunto la responsabile del progetto, Daniela Buonadonna- abbiamo avuto tantissime palestre che portano gli anziani, e si conclude con le Olimpiadi d’argento a fine maggio, circa 500 anziani che partecipano con le loro squadre. I piu’ difficili da coinvolgere sono i maschietti, mentre le signore vengono molto volentieri”. A sottolineare l’importanza dell’aspetto sociale nello sport, anche il Segretario Generale del Coni, Carlo Mornati: “Le Olimpiadi d’argento le ho sentite un po’ mie- ha detto sorridendo e ripensando all’argento olimpico di Sidney- visto che non sono riuscito a vincere l’oro alle Olimpiadi ma almeno l’argento l’ho vinto. Oggi premiamo Mancini che e’ l’emblema dello sport professionistico e l’ACLI di Padova che ci riporta allo stesso contenitore sociale”. E visto che lo sport e’ anche salute, non poteva mancare il nuovo membro del cda di Sport e Salute, Francesco Landi, che ha specificato: “Giustamente lo sport ha un impatto sul piano sociale, ma il motivo della mia presenza nel cda e’ proprio la salute. Lo sport e’ terapia per gli anziani, da qui a 20 anni consentira’ di mantenere sostenibile la sanita’ pubblica. Il lavoro e’ iniziato”. Contestualmente e’ stato consegnato a Fabrizio Pasqua della sezione di Tivoli il Premio Speciale di miglior arbitro italiano emergente, assegnato in memoria dell’ex arbitro Stefano Farina, scomparso il 23 maggio 2017: “Ricevere un Premio in ricordo di Farina per me e’ un onore – ha evidenziato Pasqua – e’ stato il mio designatore, un grandissimo arbitro e un grandissimo uomo. Stefano fa parte di me”. Un riconoscimento che “e’ per tutta l’associazione”, ammette il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Marcello Nicchi. 

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