Festival Incontri: Barbagallo risponde all’invito dei cittadini aquilani

E’ arrivata la risposta di Silvia Barbagallo, designata come direttrice artistica del Festival degli Incontri, evento ideato dalla presidente del Teatro stabile d’Abruzzo, Annalisa De Simone, finanziato dal Mibac con 700 mila euro e poi cancellato dal cartellone degli eventi legati al decennale del terremoto dell’Aquila per motivi ancora da chiarire, all’invito all’Aquila formulatole da […]

E’ arrivata la risposta di Silvia Barbagallo, designata come direttrice artistica del Festival degli Incontri, evento ideato dalla presidente del Teatro stabile d’Abruzzo, Annalisa De Simone, finanziato dal Mibac con 700 mila euro e poi cancellato dal cartellone degli eventi legati al decennale del terremoto dell’Aquila per motivi ancora da chiarire, all’invito all’Aquila formulatole da un gruppo di cittadini.

“Rispondo con grande piacere all’appello rivoltomi, scusandomi per il ritardo dovuto a motivi personali”, ha scritto Barbagallo in una breve lettera recapitata stamane. “Sono davvero grata per l’opportunità di potermi confrontare con i cittadini dell’Aquila: sono convinta sarà l’occasione per una riflessione costruttiva su quanto accaduto in queste settimane”.

Ha aggiunto Barbagallo: “sarà mia premura individuare una data utile con le persone che mi hanno contattato, in tempi brevi, così da organizzare l’incontro cui parteciperò con grande gioia”.

“Non intendiamo alimentare ulteriori contrapposizioni – avevano chiarito i cittadini firmatari dell’invito a Barbagallo – tuttavia non possiamo restare indifferenti rispetto a ciò che è accaduto, nostro malgrado. Come si è potuti arrivare a questo punto? Come è stato possibile trasformare un evento immaginato per L’Aquila e il ‘suo’ decennale in un momento così lacerante per il tessuto comunitario della città? È per rispondere a queste ed altre domande che abbiamo ritenuto giusto invitare a L’Aquila la direttrice artistica della manifestazione, Silvia Barbagallo, per capire che evento si era immaginato, con quale spirito e con quali finalità, e che contributo avrebbe potuto portare alla città”.

Una discussione a più voci che, è questo l’auspicio, possa aprire anche ad un confronto allargato sulla cultura in città, sui fondi stanziati in questi anni e sulla loro ricaduta sul territorio, sull’industria culturale come possibile volano di rilancio economico oltre che sociale.

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