In questo clima di ripresa globale, la Cina si conferma motore trainante della ripresa mondiale: l’economia cinese quest’anno tornera’ ad una crescita a due cifre, avanzando ad un tasso del 10%, un punto percentuale in piu’ rispetto alle ultime stime ufficiali di ottobre. Per il 2011, invece, le stime Restano confermate, con un Pil in rialzo del 9,7%.
”La ripresa globale sembra essere piu’ forte di quanto precedentemente previsto. Ci aspettiamo che la crescita nel 2010 superari la nostra proiezione precedente del 3 per cento. L’aggiorneremo entro questo mese. Questa e’ la buona notizia. Vorrei sottolineare, tuttavia, che la situazione resta fragile e il recupero sta procedendo a velocita’ diverse nelle varie regioni”. Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, lo ha spiegato intervenendo all’Asian Financial Forum di Hong Kong.”La maggior parte delle economie avanzate e’ probabile che stenti a decollare, e ancora dipendano dal sostegno dei governi. L’elevato tasso di disoccupazione, in particolare, e’ una delle principali preoccupazioni, in particolare in Europa e negli Stati Uniti. Questo e’ il motivo per sostenere la politica del rigore fino a quando non ci sono chiari segni di una ripresa della domanda privata e la crescita dell’occupazione. Inoltre, per affrontare la crisi dei posti di lavoro, i governi dovrebbero trasferire una parte delle loro spese per stimolare il sostegno dell’occupazione”, aggiunge Strauss-Kahn.”Per quanto riguarda le economie di mercato emergenti, le prospettive sono decisamente migliori -continua il dg del Fmi- Il recupero e’ stato guidato dall’Asia, grazie alla capacita’ di recupero della domanda interna. Per la regione Asia, escluso il Giappone, la crescita rischia di superare il 7 per cento quest’anno. Cio’ significa che molte economie di mercato emergenti saranno in grado di uscire dalla crisi, prima di quanto franno le economie avanzate”.