Gli aquilani sono “tetragoni”

Il recente, tragico lutto che ha colpito la provincia dell’Aquila, rappresenta una ferita collettiva che fatica a rimarginarsi e di cui resteranno a lungo i segni. “Tetragoni: per un’ostinata rinascita del territorio” è un documentario che vuole rappresentare l’inamovibile volontà delle persone che hanno perso tanto, a volte tutto, con terremoto del 6 aprile. Il […]

Il recente, tragico lutto che ha colpito la provincia dell’Aquila, rappresenta una ferita collettiva che fatica a rimarginarsi e di cui resteranno a lungo i segni. “Tetragoni: per un’ostinata rinascita del territorio” è un documentario che vuole rappresentare l’inamovibile volontà delle persone che hanno perso tanto, a volte tutto, con terremoto del 6 aprile. Il lavoro della Peperonitto Film, scritto e ideato da Giuseppe Schettino, con: Alberto Santucci, Lino Guanciale e Claudia Cucinelli, sarà presentato questa sera ad Ortona a Mare (CH), in anteprima nazionale al Teatro Paolo Tosti (con inizio alle 21) e nell’ambito delle iniziative che l’associazione Assodeon Teatro intitolate “Mese della Memoria”: rassegna sugli eventi che hanno segnato la storia della nostra regione, con in cartellone film e dibattiti sulle recenti guerre, le deportazioni di ebrei in Abruzzo e la tragedia del terremoto del 6 aprile. Ispirato ai versi dantesco del canto XVII del Paradiso (“Avvegna ch’io mi senta/ ben tetragono ai colpi di ventura”), il bel documentario, della durata di 4 minuti, racconta non solo la tragedia, ma la forza d’animo e la speranza che non crolla della popolazione aquilana che, nel segno della storia, cerca di ricostruire un possibile presente ed un futuro da lasciare. Tetragoni sono un po’ tutti gli aquilani, un po’ pesche hanno avuto padri tetragono, un po’ pesche e’ bene essere così, fieri ed ostinati, legata alla loro terra e alla loro cultura, capaci sempre di risollevarsi dalla polvere attraverso un lento, tenace lavoro.
Questi sentimenti di appartenenza al territorio, alle sue storie, alle persone che lo hanno vissuto, sono il pabulum del documentario, un omaggio sincero alla speranza che ricuce una collettiva falcidiata nella voglia di un recupero di radici sane ed investimento in un futuro migliore per tutti.

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