Il Fmi rialza le stime: crescono di più economia mondiale e italiana

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime per la congiuntura globale. Secondo le previsioni contenute nell’ultima bozza del World Economic Outlook, l’economia mondiale crescerà quest’anno del 3,9% (0,8 punti percentuali in piu’ rispetto alle stime di ottobre) e del 4,2% nel 2011 (invariato). Secondo il Fmi inoltre il Pil degli Usa salirà nel […]

Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le stime per la congiuntura globale. Secondo le previsioni contenute nell’ultima bozza del World Economic Outlook, l’economia mondiale crescerà quest’anno del 3,9% (0,8 punti percentuali in piu’ rispetto alle stime di ottobre) e del 4,2% nel 2011 (invariato). Secondo il Fmi inoltre il Pil degli Usa salirà nel 2010 del 2,7% (+1,2) e nel 2011 del 2,3% (in questo caso la revisione e’invece al ribasso di 0,5 punti percentuali).Buone notizie anche per l’Italia: Il Fondo Monetario Internazionale vede un miglioramento nelle prospettive di crescita anche per economia italiana. Il Pil italiano, infatti, quest’anno crescera’ dell’1%, ovvero 0,8 punti percentuali in piu’ rispetto alle ultime previsioni ufficiali, e nel 2011 segnera’ un +1,3% (+0,6 punti rispettoalle stime di ottobre).
In questo clima di ripresa globale, la Cina si conferma motore trainante della ripresa mondiale: l’economia cinese quest’anno tornera’ ad una crescita a due cifre, avanzando ad un tasso del 10%, un punto percentuale in piu’ rispetto alle ultime stime ufficiali di ottobre. Per il 2011, invece, le stime Restano confermate, con un Pil in rialzo del 9,7%.

”La ripresa globale sembra essere piu’ forte di quanto precedentemente previsto. Ci aspettiamo che la crescita nel 2010 superari la nostra proiezione precedente del 3 per cento. L’aggiorneremo entro questo mese. Questa e’ la buona notizia. Vorrei sottolineare, tuttavia, che la situazione resta fragile e il recupero sta procedendo a velocita’ diverse nelle varie regioni”. Dominique Strauss-Kahn, direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, lo ha spiegato intervenendo all’Asian Financial Forum di Hong Kong.”La maggior parte delle economie avanzate e’ probabile che stenti a decollare, e ancora dipendano dal sostegno dei governi. L’elevato tasso di disoccupazione, in particolare, e’ una delle principali preoccupazioni, in particolare in Europa e negli Stati Uniti. Questo e’ il motivo per sostenere la politica del rigore fino a quando non ci sono chiari segni di una ripresa della domanda privata e la crescita dell’occupazione. Inoltre, per affrontare la crisi dei posti di lavoro, i governi dovrebbero trasferire una parte delle loro spese per stimolare il sostegno dell’occupazione”, aggiunge Strauss-Kahn.”Per quanto riguarda le economie di mercato emergenti, le prospettive sono decisamente migliori -continua il dg del Fmi- Il recupero e’ stato guidato dall’Asia, grazie alla capacita’ di recupero della domanda interna. Per la regione Asia, escluso il Giappone, la crescita rischia di superare il 7 per cento quest’anno. Cio’ significa che molte economie di mercato emergenti saranno in grado di uscire dalla crisi, prima di quanto franno le economie avanzate”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *