Finalmente un ospedale “integrato”

L’appuntamento è per fine giugno. Parola di funzionari e amministratori regionali che sul piccolo ospedale di Pitigliano, colline del tufo in provincia di Grosseto, hanno scommesso un pezzo di futuro della sanità toscana e italiana. Il “Petruccioli”, tre reparti (medicina generale, day surgery, pronto soccorso) e ambulatori, quindici medici, sarà il primo nosocomio europeo di […]

L’appuntamento è per fine giugno. Parola di funzionari e amministratori regionali che sul piccolo ospedale di Pitigliano, colline del tufo in provincia di Grosseto, hanno scommesso un pezzo di futuro della sanità toscana e italiana. Il “Petruccioli”, tre reparti (medicina generale, day surgery, pronto soccorso) e ambulatori, quindici medici, sarà il primo nosocomio europeo di “medicina integrata”, ovvero curerà i pazienti alternando, secondo le esigenze, le cure tradizionali a quelle complementari, come omeopatia, agopuntura e fitoterapia e discipline bionaturali come yoga, shiatsu e suono-terapia. L’annuncio è stato dato a fine marzo,  durante un convegno organizzato nella “Piccola Gerusalemme” (così è stata ribattezzata Pitigliano per la sua cultura ebraica e la bellezza del paese scavato nel tufo) al quale hanno partecipato medici tradizionali e “complementari” nonchè amministratori dei vari enti coinvolti. Il progetto, cui hanno contribuito vari esperti, fra cui l’aquilano Carlo Di Stanislao,  ha già ottenuto un primo finanziamento della Regione Toscana di circa 1,3 milioni di euro. La nascita del primo ospedale italiano di medicina integrata segue la legge regionale che ha messo sullo stesso piano le due medicine. Sono stati stipulati accordi con le associazioni professionali. Qui l’università di Siena organizzerà corsi di specializzazione dedicati ai medici (fra i docenti la tramano Tiziana D’Onofrio e, ancora, il nostro Carlo Di Stanislao) e nascerà su Internet la prima biblioteca italiana dedicata alle medicine complementari. Nel futuro del progetto c’è anche l’impiego di discipline bionaturali, ovvero tutte quelle pratiche legate ai massaggi e alla ginnastica orientali per migliorare la qualità della vita. Tra questa anche la terapia del suono, coordinata dal musicologo e musicoterapista dell’Università di Siena Fabio Pianigiani.

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