Sospensione della chiusura del deposito dei farmaci dell’AFM

Nell’esprimere soddisfazione per il voto unanime con il quale il Consiglio Comunale del 12 aprile ha chiesto la sospensione della chiusura del deposito dei farmaci dell’AFM, riattivandone immediatamente l’attività, mi preme evidenziare alcuni aspetti. Innanzitutto è da rilevare che ad un bilancio economico negativo dell’Azienda, fornito dal Consiglio di Amministrazione, si sono contrapposti quelli positivi […]

Nell’esprimere soddisfazione per il voto unanime con il quale il Consiglio Comunale del 12 aprile ha chiesto la sospensione della chiusura del deposito dei farmaci dell’AFM, riattivandone immediatamente l’attività, mi preme evidenziare alcuni aspetti. Innanzitutto è da rilevare che ad un bilancio economico negativo dell’Azienda, fornito dal Consiglio di Amministrazione, si sono contrapposti quelli positivi elaborati dalla Direzione Amministrativa, dalle Farmacie e dal Collegio dei Revisori dei Conti. Tutti hanno prodotto una corposa documentazione confutando continuamente le conclusioni dell’una e dell’altra parte senza mai riuscire ad avvicinare le rispettive convinzioni. È opportuno sottolineare poi che il solo aspetto economico-gestionale del Deposito Farmaci non può essere unico parametro di valutazione per decidere il futuro di una struttura con importanti risvolti sociali: in nessun conto economico si trova traccia dei 180.000€ di risparmio di cui ha beneficiato la cittadinanza aquilana a seguito degli sconti praticati dalle farmacie comunali; inoltre, proprio in un recente Consiglio Comunale è stata approvata la proposta di modifica dello Statuto nella quale vengono definiti i “servizi pubblici privi di rilevanza economica quali: servizio idrico, servizio sanitario, igiene pubblica, servizi sociali, istruzione pubblica…”.
Nel verbale del Consiglio di Amministrazione è stabilito anche che il personale impiegato finora nel Deposito sarà ricollocato nelle farmacie. Ma le farmacie hanno bisogno di altri addetti visto che recentemente, nel 2008, si è proceduto ad una integrazione degli stessi? Non si rischierebbe a breve un esubero di personale ed un bilancio negativo anche per le farmacie? Sembra di rivivere l’Italtel ai tempi in cui si tagliavano i “rami secchi” (anche se allora, come in questo caso, secchi non erano) prospettando un roseo futuro per le maestranze in un altro reparto: non passava neanche un anno che le Organizzazioni Sindacali venivano chiamate a gestire di nuovo gli esuberi. Ma almeno allora la parte industriale un minimo di relazioni sindacali sapeva gestirle! Nel caso AFM, come evidenziato da CGIL UIL ed UGL, nessuno del Consiglio di Amministrazione si è preoccupato di confrontarsi sul futuro lavorativo dei dipendenti del magazzino.
C’è da aspettarsi che nei prossimi giorni, per rimediare, assisteremo alla sfavillante presentazione di uno stupendo progetto di riconversione del personale del Deposito AFM. Progetto che comporterà sicuramente anche la promessa di nuove assunzioni. Ma se fosse vero perché non anticipare tali buoni propositi e rinviare una eventuale chiusura del magazzino?
C’è solo da augurarsi che l’amministrazione comunale dia immediato seguito alla mozione approvata dal Consiglio senza prestare il fianco ad altre strumentalizzazioni.
In ultima analisi c’è da chiedersi quale rilevanza oggettiva può avere un parere espresso dall’Amministratore Delegato delle Farmacie Comunali di Modena, nominato dal partner industriale (Pharmacoop srl cui nel 2003 subentra FINUBE SpA) delle Farmacie stesse – e che detiene il 38,9% del suo capitale sociale – sulla opportunità di sottrarre al pubblico un servizio che può essere offerto da un privato che opera nel settore!
Un parere certamente autorevole e privo di secondi fini che forse però pone un problema di conflitto di interessi dal momento che, eliminato il Deposito farmaci AFM, il mercato aquilano diventerebbe terreno di conquista per le aziende distributrici del settore.
le informazioni su quanto riportato sono tratte dal sito: http://www.iportali.com/iniziativa.php?key=10682

 Il Comune di Modena ha, mediante procedura ad evidenza pubblica aggiudicata nel dicembre 2001, selezionato Pharmacoop S.r.l. quale Partner industriale di FCM; la quota ceduta dal Comune alla Pharmacoop S.r.l. (una società espressione di diverse imprese tra cui Sofinco, Coopconsumatori nordest, Finpar, Coopfond e Farmacie comunali riunite di Reggio Emilia) è pari al 38,904% del capitale sociale di FCM.e: http://www.comune.modena.it/partecipazioni/news/allegati2009/report-settembre-2009-file-972-kb

FCM è operativa dal 1° gennaio 2002. Amministratore delegato, la cui nomina è riservata – in base agli accordi conclusi tra il Comune di Modena e la Pharmacoop S.r.l.- al Partner industriale, che ricopre anche la carica di direttore dell’Azienda Speciale Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia;

Giuseppe Bernardi
Consigliere Comunale dell’Aquila

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