Maglia troppo sexy per le tifose, bufera sul Manchester Utd

Divampano le polemiche a Manchester, per la nuova maglia del Manchester Utd, pensata dalla Adidas per le tifose dei Red Devils. Secondo le sostenitrici dello United, la nuova casacca “femminile” sarebbe eccessivamente sexy e sarebbe segnale di forte sessismo da parte degli ideatori. La nuova maglia, presentata sabato, è identica a quella ufficiale della prima […]

Divampano le polemiche a Manchester, per la nuova maglia del Manchester Utd, pensata dalla Adidas per le tifose dei Red Devils. Secondo le sostenitrici dello United, la nuova casacca “femminile” sarebbe eccessivamente sexy e sarebbe segnale di forte sessismo da parte degli ideatori. La nuova maglia, presentata sabato, è identica a quella ufficiale della prima squadra di Manchester, ma più aderente e con una scollatura molto vistosa e più profonda rispetto a quella della casacca dello scorso anno, targata Nike.

Sui social network la polemica non si è fatta attendere, con le “diavolesse rosse” poco propense a indossare le maglie sexy. “State scherzando voi della Adidas?”, ha twittato indignata una tifosa, “perche’ la V e’ molto piu’ scollata di quella degli uomini? Ad alcune di noi non piace mettere in mostra il seno”. “Il modello per le donne e’ orribile e sessista”, ha protestato un’altra, “e’ un peccato perche’ Adidas ha fatto un gran lavoro per la maglia maschile”.

C’e’ anche pero’ chi, tra le tifose dello United, canta fuori dal coro dello sdegno e giudica la nuova maglia “più femminile”, rispetto a quella delle passate stagioni, giudicandola. “Altro che sessismo, e’ positivo che ci sia un modello per donne, non tutte le tifose vogliono vestirsi come gli uomini”, e’ stato uno dei commenti.

Il Manchester United, per il momento, non ha una squadra femminile, contrariamente a gran parte delle formazioni inglesi, ma la maglia pensata per le tifose rientra nell’ambito del lauto accordo commerciale tra i Red Devils e la Adidas, che porterà nelle casse della compagine del nord dell’Inghilterra ben 940 milioni di euro in 10 anni.

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