Bilancio partecipativo: al via il giro d’incontri

70mila euro (che possono arrivare anche a 100mila a seconda dei progetti) è il budget che il Comune dell’Aquila ha inserito nel “bilancio partecipativo“. E’ quanto deliberato dalla Giunta comunale, nel corso dell’ultima  seduta. Un bilancio partecipativo  rivolto soprattutto agli anziani,  alle loro esigenze, bisogni e progettualità. Tutti coinvolti i 13 centri sociali anziani presenti […]

70mila euro (che possono arrivare anche a 100mila a seconda dei progetti) è il budget che il Comune dell’Aquila ha inserito nel “bilancio partecipativo“. E’ quanto deliberato dalla Giunta comunale, nel corso dell’ultima  seduta. Un bilancio partecipativo  rivolto soprattutto agli anziani,  alle loro esigenze, bisogni e progettualità.
Tutti coinvolti i 13 centri sociali anziani presenti sul territorio  per un percorso partecipativo che si snoderà in 30 incontri, il primo  dei quali si è già tenuto, nel pomeriggio di ieri, nel Centro sociale  anziani di Paganica. Ampia la partecipazione e numerose le esigenze  emerse che, man mano, verranno raccolte durante gli incontri ed  affrontate secondo una scala di priorità.
Coinvolte anche l’Università della Terza Età ed il Sindacato dei Pensionati.
“ Il 21,35% della popolazione aquilana – ha dichiarato l’Assessore  alla Partecipazione, Fabio Pelini –  è costituita da cittadini oltre i  65 anni di età. 14.297 persone che, di fatto, anche per la grande
disponibilità di tempo, costituiscono una importante risorsa per la  nostra comunità, soprattutto nel difficile compito di  ricostruire  quei legami sociali compromessi dal terremoto.
Nell’incontro di ieri, in particolare, sono state affrontate proposte  di  spessore rivolte non solo alla terza età ma finalizzate anche al  miglioramento generale della vivibilità del territorio.
In un città giustamente proiettata verso quello che sarà nei prossimi  decenni – ha concluso Pelini –  tralasciare il contributo fondamentale  che  gli anziani possono portare qui ed ora, rappresenterebbe un
errore grossolano che renderebbe monca ogni ipotesi di rinascita.”

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