Vengono sintetizzate in laboratorio, prodotte in paesi lontani come la Cina, portate nei paesi dell’est europeo e da qui anche in Italia: sono sostanze sintetiche derivate dalla cannabis che producono danni e che hanno causato nel corso del 2010 anche diciotto ricoveri in ospedale per intossicazione. Spesso non appaiono come droghe, ma hanno la parvenza (e vengono vendute come) “profumatori ambientali”, “incensi”, “concimi per piante”: poi però vengono prevalentemente fumati, assunti per via respiratoria o ingeriti, “con gravi danni per la salute”. La riunione della Consulta degli esperti e degli operatori per le tossicodipendenze ha affrontato stamane proprio la questione dei cannabinoidi sintetici e delle relative azioni di contrasto: sequestri di smart drugs e smart shop , con relativa chiusura degli esercizi commerciali, sono stati effettuati in 17 città italiane (Verona, Piacenza, Milano, Como, Alessandria, Macerata, Salerno, Bologna, Vicenza, Roma, Napoli, Vercelli, Lecco, Trapani, Lodi e ancora Cuneo), mentre controlli e verifiche con esito negativo sono stati effettuati in altre 76 localita’: un bilancio delle azioni sul campo che si unisce all’attività’ del Sistema di allerta precoce e risposta rapida per le droghe, che raccoglie le segnalazioni delle Forze dell’ordine sulle nuove sostanza in commercio. I nomi commerciali di queste droghe sintetiche sono i più fantasiosi: Jamaican Gold, Bonzai, Afghan Incense, Forest Green, Jamaica Spirit, Spice Diamond, Yucatan Fire, Amazonas, N-Joy. Ma il guaio e’ che, precisa il capo del Dipartimento antidroga Giovanni Serpelloni, “la percentuale di principio attivo presente nella sostanza e’ variabile, per cui il consumatore non può sapere la potenza della sostanza che sta assumendo” (variazioni dal 2% al 15% di principio attivo possono avere effetti devastanti). Nel corso del 2010 si e’ giunti alla tabellazione di due cannabinoidi sintetici di recente creazione e di un’altra sostanza pericolosa: mefedrone, JWH-018 (noto come N-Joy) e JWH-073 (noto come Spice). La tabellazione consente alle forze dell’ordine di rilevare con certezza tali sostanze, che rientrano a tutti gli effetti nell’elenco delle sostanze proibite. “Altre sostanze simili a queste – spiega Serpelloni – sono state individuate e presto grazie ad un accordo con il Ministero della Salute potremmo inserire in tabella l’intera famiglia di queste sostanze”. In tal modo, si potrà evitare di dover inseguire le organizzazioni criminali che finora, una volta individuata una sostanza, ne immettevano sul commercio un’altra lievemente differente alle analisi di laboratorio per poter sfuggire ai controlli. “Non potranno più prenderci in giro”, dice il capo del Dipartimento. “I controlli sui rivenditori – afferma il sottosegretario Carlo Giovanardi – che smerciano questi prodotti utilizzando una copertura commerciale continueranno”: nel corso del 2010, intanto, sono stati sequestrati 3mila tra erbe e prodotti vari per la preparazione di deodoranti per ambiente, ventimila confezioni di deodoranti con cannabinoidi sintetici, 7 Kg di cannabinoide sintetico in duemila confezioni di profumatori per ambiente, 22 Kg della stessa sostanza divisa in panetti, 72 Kg di cannabis indica e circa 2 Kg di cocaina. Le varie operazioni delle forze dell’ordine hanno infine portato all’arresto di otto persone ritenute responsabili di traffico internaizonale di sostanze stupefacenti e alla perquisizione di 122 locali commerciali, erboristerie e smart shop, oltre al sequestro di una ditta distributrice della sostanza.
Carlo Di Stanislao