Vittoriano, Van Gogh. La discesa infinita

Oggi, lunedi 31 gennaio 2011, presso il Vittoriano, si potrà assistere alla performance teatrale “Van Gogh. La discesa infinita”, ispirata al libro “Follia? Vita di Vincent van Gogh” di Giordano Bruno Guerri. “Vincent van Gogh non era pazzo. E se proprio pazzo lo si vuol definire, per prendere fiato davanti ai suoi dipinti e al […]

Oggi, lunedi 31 gennaio 2011, presso il Vittoriano, si potrà assistere alla performance teatrale “Van Gogh. La discesa infinita”, ispirata al libro “Follia? Vita di Vincent van Gogh” di Giordano Bruno Guerri.
“Vincent van Gogh non era pazzo. E se proprio pazzo lo si vuol definire, per prendere fiato davanti ai suoi dipinti e al racconto della sua vita, la sua era una pazzia molto speciale”.
Questa è la tesi che Giordano Bruno Guerri, il più informale storico italiano, sostiene nel suo libro.  L’opera teatrale è scritta e diretta da Paola Veneto , direttrice della compagnia teatrale “Piccola compagnia le luna e sei soldi”.
L’opera, in stile contemporaneo e volutamente breve, si svolge a stretto contatto con il pubblico ed è arricchita dalle musiche originali del brillante Maestro Giacomo del Colle Lauri Volpi, suonate con pianoforte in scena.
Saremo trascinati in un percorso appassionato ed incalzante, ricco di ricordi e suggestioni che spesso provengono dalla viva voce dei protagonisti (attraverso lettere originali), orchestrate in modo da regalare al pubblico una sorta di fotografia in movimento della vita di uno degli artisti più stupefacenti e controversi di tutti i tempi.
Gli interpreti, Alessandro Waldergan, Alessandro Parise, Vincenzo de Luca e Paola Tarantino , daranno voce a diversi personaggi che, come in un’orchestra di colori dello stesso van Gogh, si toccano e si scontrano continuamente scatenando reazioni sempre diverse e emozionanti.
La danseuse, Valeria Meoni, interpreta fugacemente lo spirito dei colori e della creazione di Vincent.
Illustrazioni e grafica a cura dell’artista Thomas Liera, rubato a Parigi per l’occasione, in esclusiva per il Vittoriano.
Giordano Bruno Guerri, in scena, è se stesso, scrittore che ha cercato di penetrare lo spirito di Vincent come pochi altri hanno saputo fare. (Paola Veneto)

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