La Nato ha raggiunto un accordo per assumere il comando delle operazioni militari per imporre in Libia una no fly zone. Resta però ancora da precisare un suo ruolo più ampio e per il momento – ha indicato il segretario generale Anders Fogh Rasmussen – resteranno due missioni parallele: quella della coalizione dei volenterosi e quella della Nato. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha però ribadito che per la Francia il coordinamento della missione deve “restare eminentemente politico”. Dagli Stati Uniti, il segretario di Stato Hillary Clinton ha detto che “Gheddafi resta una minaccia” anche se l’intervento militare finora portato sulla Libia “ha avuto progressi significativi”.
L’Unione Europea è pronta ad adottare nuove sanzioni per evitare che gli introiti da gas e petrolio finiscano nelle tasche di Gheddafi in modo da salvaguardare l’integrità territoriale della Libia. Il Consiglio, inoltre, ha rinocosciuto il “contributo positivo” dato dalle azioni militari intraprese dalla coalizione per la protezione dei civili e ribadisce che il colonnello “deve andarsene immediatamente”.