Una poesia dedicata ad una delle bellezze naturali più importanti d’Italia: il nostro amato e maestoso Gran Sasso che tanta parte ha nella storia, nella vita e nella memoria della gente abruzzese.
Lassù tra polverosi sentieri
aride rocce e fiorenti valli
che narrano antiche storie
confinate nel vuoto di secoli
l’animo si placa
in struggenti ricordi.
Chiare nubi sparse
accarezzano le cime
di un maestoso Gran Sasso
tinto di limpide sorgenti
scarlatte aurore
ed infuocati tramonti.
In questa stanza
dilatata di universo
abbraccio amori senza corpo
e baci casti di nuvole
lungo il profilo
dei tuoi monti.
Cerco un rifugio e, nell’ebbrezza delle tue alture,
ubriaca di cielo
in quell’immenso incontenibile
ritrovo me stessa e Dio
nel tuo grembo smarrita tra cielo e terra
mi culli tra i tuoi profumati manti erbosi.
Ti immagino in tutto il tuo splendore
come una signora
elegante e gentile
bellezza e vanto
di una coraggiosa e nobile
gente d’ Abruzzo.
Maria Elena Marinucci