Con l’approvazione del progetto “Abitare in Autonomia” il Comune intende potenziare i servizi rivolti a persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, promuovendo soluzioni abitative e di assistenza differenziate rispetto al ricovero tradizionale. L’iniziativa, presentata dall’assessore alle Politiche sociali Manuela Tursini, si inserisce nell’ambito della legge 22 giugno 2016, n. 112, che disciplina le misure di tutela per il “Dopo di Noi”.
Sperimentale e articolato in un circuito integrato di servizi socio-assistenziali, il progetto mira a ricreare un contesto domestico favorendo al contempo l’autonomia dei beneficiari, anche se non autosufficienti. Tra le formule previste vi sono il co-housing e le residenze assistite, pensate per garantire continuità di vita in assenza del nucleo familiare.
“Si tratta di un passo importante verso l’inclusione e la piena cittadinanza delle persone con disabilità grave – dichiarano il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore Manuela Tursini – È un segnale concreto dell’impegno dell’Amministrazione comunale per il riconoscimento dei diritti e della dignità di ogni individuo, in linea con i principi della normativa sul ‘Dopo di Noi’. La nostra città si conferma attenta ai bisogni delle persone più fragili, promuovendo modelli abitativi innovativi, come il co-housing e le residenze assistite, che valorizzano l’autodeterminazione e la libertà di scelta. Ringraziamo tutti gli attori coinvolti per il lavoro svolto, che contribuisce a costruire una comunità più inclusiva e solidale.”
Il piano operativo si sviluppa su due principali direttrici:
– Sperimentazione di un modello di residenzialità supportata, finanziata con 157.000 euro. Prevede anche l’attivazione di un’équipe psico-sociale per l’accompagnamento verso l’autonomia, denominata “Durante e Dopo di Noi”.
– Istituzione di un fondo comunale integrativo al Fondo Nazionale per il “Dopo di Noi”, con una dotazione annuale di 50.000 euro, al fine di garantire la continuità dei supporti domiciliari e abitativi.