L’ultimo saluto a Pasquale Corriere si è tenuto nella chiesa di San Pietro della Ienca, dove amici, autorità e familiari si sono raccolti per rendere omaggio al suo impegno a favore della comunità. Alla cerimonia ha partecipato anche Goffredo Palmerini, che ha voluto sottolineare il ruolo centrale svolto dal defunto nella promozione del borgo: “ogni cosa e ogni dettaglio di quel borgo è stato valorizzato sul piano religioso, culturale e turistico grazie all’opera di Pasquale, che lo ha fatto vivere di attenzioni durante tutto l’anno, promuovendone la valorizzazione con una serie di opere e lavori di qualificazione, dovuti alla pressante attività di proposta e di ricerca di risorse finanziarie che erano suo impegno quotidiano”.
La bara, in legno di cipresso, richiamava per forma e materiale quella su cui giaceva il Vangelo sfogliato dal vento durante i funerali di Giovanni Paolo II. Padre Pasquale Giamberardini, nell’omelia, ha ricordato il forte legame tra Corriere e Papa Wojtyla, mentre il canto di Elena De Simone ha fatto da colonna sonora a un momento particolarmente toccante.
Tra i presenti anche il vicesindaco Raffaele Daniele, che ha rievocato il rapporto personale con il defunto: “Una persona perbene, una persona innamorata di questa terra, una persona che ha dedicato tutta la sua vita alla cosa pubblica”. La figlia Franca ha poi dato lettura di un messaggio inviato da Cracovia dal cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario particolare di Giovanni Paolo II per quarant’anni.
Dall’associazione “Giovanni Paolo II” di Bisceglie, Natalino Monopoli ha evidenziato la collaborazione avviata con il gruppo di San Pietro della Ienca. Hanno voluto dare l’ultimo saluto a Corriere anche il vicepresidente della Regione Emanuele Imprudente, gli assessori Fabrizio Taranta e Roberto Tinari, l’ex sindaco Massimo Cialente e gli storici amministratori comunali Tonino De Paolis e Ugo De Paulis.