Assessori e consiglieri di maggioranza commentano l’annullamento del Consiglio comunale di Pescara

Dopo la pronuncia del Tar sul ricorso presentato da Carlo Costantini, il consigliere comunale di Pescara ha criticato duramente il sindaco Carlo Masci, accusandolo di voler annullare completamente il voto e anticipando che le sezioni da ripetere potrebbero superare quota 27 in caso di appello al Consiglio di Stato. Costantini ha inoltre messo in dubbio […]

Dopo la pronuncia del Tar sul ricorso presentato da Carlo Costantini, il consigliere comunale di Pescara ha criticato duramente il sindaco Carlo Masci, accusandolo di voler annullare completamente il voto e anticipando che le sezioni da ripetere potrebbero superare quota 27 in caso di appello al Consiglio di Stato. Costantini ha inoltre messo in dubbio la regolarità delle operazioni elettorali, insinuando brogli e contestando presunte spese legali a carico della collettività nonché la nomina dei presidenti di sezione da parte del sindaco.

I sostenitori di Masci hanno replicato sottolineando i risultati delle amministrative 2023, quando il primo cittadino ha ottenuto al primo turno il 51,04% dei voti nelle 143 sezioni ritenute valide dal Tar. In quell’occasione il distacco da Costantini superò le 9.000 preferenze e superò di oltre mille voti la somma dei tre altri candidati. “Sono dati incontrovertibili che nessuno potrà mai negare”, affermano.

Sulla questione delle spese legali, l’amministrazione ricorda di aver nominato avvocati a difesa del Comune come previsto dalla legge, mentre ciascun consigliere ha scelto e sostenuto i costi del proprio legale. Quanto ai presidenti di seggio, ogni sindaco in qualità di ufficiale di governo è obbligato a sostituire eventuali assenze con nominativi estratti da un elenco vincolato in ordine di presentazione della domanda, senza alcuna discrezionalità. I sostenitori di Masci definiscono “infamanti e menzognere” le accuse di favoritismi rivolte a chi governa la città.

Nonostante il pronunciamento del Tar, l’amministrazione preannuncia di impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato, ribadendo la legittimità del risultato elettorale. “Masci ha vinto, anzi stravinto le elezioni. Gli errori dei Presidenti di seggio, sempre presenti in ogni elezione, non potranno certamente offuscare quella grande vittoria di popolo” sostiene il gruppo che sostiene il sindaco.