Budapest Pride raduna quasi 200.000 persone da tutta Europa; polizia sventa il blocco del ponte

Il centro di Budapest è stato invaso da una folla imponente per il Budapest Pride, guidato dal sindaco Gergely Karácsony e accolto da un’ovazione dei partecipanti. Tra bandiere colorate, striscioni, canti e balli, il corteo si è snodato in un clima festoso e ordinato sotto un sole cocente, con negozi aperti e famiglie in passeggio […]

Il centro di Budapest è stato invaso da una folla imponente per il Budapest Pride, guidato dal sindaco Gergely Karácsony e accolto da un’ovazione dei partecipanti. Tra bandiere colorate, striscioni, canti e balli, il corteo si è snodato in un clima festoso e ordinato sotto un sole cocente, con negozi aperti e famiglie in passeggio lungo il percorso.

Gli organizzatori hanno stimato la presenza di “Siamo quasi 200mila” persone, tutte unite in un clima di serenità e partecipazione civile. Subito accanto alla manifestazione, tuttavia, si è svolto un presidio di estrema destra organizzato dal partito Patria Nostra (Mi Hazank), che ha occupato il ponte Szabadsag – previsto per la parata Lgbtqia+ – senza che la polizia intervenisse. «Se la polizia non fa nulla per impedire la marcia Lbgt, faremo noi con i nostri mezzi», aveva avvertito il deputato Elod Novak.

Nonostante il tentativo di disturbo, il corteo è partito regolarmente con Karácsony in testa e una folta delegazione di deputati ed eurodeputati del centrosinistra europeo. In precedenza, tra i leader politici presenti nel giardino del municipio si erano alternati Elly Schlein, Carlo Calenda e la vice premier spagnola Jolanda Diaz, che vi hanno sostato per oltre un’ora.

Nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Eurocamera a Budapest, la presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iratxe García Pérez, ha dichiarato: “Oggi è un giorno importante, siamo qui non solo per marciare a sostegno della comunità Lgbtqia+ ma per sostenere la dignità degli ungheresi. Orban attacca la società civile, lo stato di diritto, il dissenso. Inoltre attacca le forze pro-europee che sempre staremo a fianco del popolo ungherese. Da qui mando un messaggio alle istituzioni europee: dobbiamo alzare la voce, essere più attivi”. All’incontro hanno partecipato anche la presidente del gruppo Liberale Renew Europe Valérie Hayer, la copresidente dei Verdi Terry Reintke e quella della Sinistra Manon Aubry.

Sulla propria pagina Facebook, l’eurodeputata Ilaria Salis ha spiegato: “Io purtroppo non potrò essere a Budapest. Come sapete, è in corso la procedura sulla richiesta di revoca della mia immunità parlamentare, avanzata dal regime ungherese. Temo ritorsioni e strumentalizzazioni, non solo contro di me, ma anche contro chi si trova in una condizione oggi molto più vulnerabile”.

In contemporanea, in Italia sei cortei hanno celebrato l’Onda Pride in occasione dell’anniversario dei moti di Stonewall. A Bologna si è svolto il Rivolta Pride ai Giardini Margherita; a Bolzano è entrato in scena il Südtirol Pride in Piazza Verdi; a Milano la parata è partita da via Vittorio Pisani con “350mila” presenti secondo gli organizzatori; a Salerno il corteo ha preso il via da Corso Vittorio Emanuele; in Sardegna, il Sassari Pride ha avuto luogo in piazza Università. Domenica toccherà alla Sicilia con il Ragusa Pride, che partirà alle 18:30 da Porto Venere.