Le forti piogge che hanno investito il Texas nei giorni scorsi hanno provocato oltre cento vittime, fra le quali diversi adolescenti ospiti di un campo estivo. La tragedia ha riacceso il dibattito politico, con esponenti del Partito democratico che attribuiscono la responsabilità ai tagli voluti dall’amministrazione Trump nel governo federale, incluso il National Weather Service (NWS). Il senatore Chris Murphy ha dichiarato che “Previsioni meteorologiche accurate avrebbero aiutato a evitare il disastro”.
Di fronte a tali accuse, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha respinto ogni addebito: “gli uffici del NWS erano ben forniti di personale. Qualsiasi affermazione contraria è completamente falsa”. In seguito a un’indagine della BBC, è emerso che, sebbene l’amministrazione Trump abbia previsto dal 2026 un taglio del 25% al bilancio della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) – che sovrintende al NWS – tali misure non avrebbero potuto influire sull’evento in Texas, poiché entreranno in vigore dall’anno finanziario che inizierà nell’ottobre 2025.
Va però considerato che, a partire da gennaio scorso, il NWS ha subito una riduzione di circa 600 dipendenti su 4.200, dovuta a incentivi per pensionamenti anticipati e dimissioni volontarie offerti dal Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge). Secondo Tom Fahy, direttore del sindacato del NWS, 200 addetti hanno scelto di dimettersi e 300 di anticipare la pensione.
Gli specialisti interpellati dalla BBC, tuttavia, concordano nel ritenere che le previsioni emesse fossero “quanto di più adeguato ci si potesse aspettare”. Avantika Gori, professoressa associata di ingegneria civile e ambientale alla Rice University, ha spiegato: “Le previsioni e gli avvisi si sono svolti tutti normalmente. La sfida è stata la grande difficoltà di prevedere questo tipo di precipitazioni estreme e localizzate”. Anche Andy Hazelton, climatologo per la NOAA, ha affermato: “Non credo che i problemi di personale abbiano contribuito direttamente a questo evento: allarmi e avvisi sono circolati regolarmente”.
Un’altra tesi sostiene che la riduzione organica abbia ostacolato la collaborazione fra gli uffici locali del NWS in Texas e i servizi di emergenza. Daniel Swain, climatologo dell’Università della California di Los Angeles, ha osservato: “Ci sono dubbi sul fatto che la comunicazione delle informazioni meteorologiche sia avvenuta in un modo ottimale. L’impatto avrebbe potuto essere in parte evitato se alcune delle persone del servizio meteorologico responsabili di quelle comunicazioni fossero state ancora impiegate, cosa che non è avvenuta in alcuni di questi uffici locali”.
In effetti, negli uffici di San Angelo e San Antonio risultano alcuni posti vacanti, fra cui due meteorologi per quest’ultimo e un idrologo senior più uno scienziato specializzato in inondazioni per il primo. Tuttavia, la portavoce del NWS Erica Grow Cei ha precisato: “Gli uffici meteorologici del NWS di Austin/San Antonio e San Angelo, in Texas, hanno avuto a disposizione ulteriori meteorologi durante la catastrofica alluvione. Tutte le previsioni e gli avvisi sono stati emessi tempestivamente”.
Infine, in un video virale il meteorologo John Morales ha sostenuto: “C’è stata una riduzione del 20% nei rilasci e nei lanci di palloni meteorologici”. Sebbene dal febbraio scorso alcuni siti NWS abbiano ridotto i lanci pomeridiani, i dati ufficiali mostrano che la stazione di Del Rio – la più vicina all’epicentro dell’alluvione – ha effettuato tutte le rilevazioni previste, fornendo elementi ritenuti essenziali per le previsioni che, secondo gli esperti, hanno raggiunto il massimo di accuratezza possibile.