Oltre sessanta addetti ai servizi di facchinaggio della Asl02 rischiano il licenziamento nei prossimi giorni. A denunciarlo è Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che parla di una «ennesima vergogna prodotta da anni di scelte sbagliate e irresponsabili».
Secondo Taglieri, chi rimarrà in servizio percepirà compensi estremamente ridotti – fra i 500 e i 600 euro al mese – con turni distribuiti in modo frammentato lungo l’intera giornata. «Non si può chiamare lavoro ciò che non consente nemmeno di garantire un pasto caldo o proteico alle proprie famiglie. È sfruttamento legalizzato, tollerato all’interno della sanità pubblica abruzzese».
Il capogruppo M5S attribuisce la responsabilità di questa situazione alla vecchia direzione strategica della Asl02 e al presidente della Regione. «Hanno usato la mannaia per tagliare servizi e posti di lavoro, dimostrando una totale incapacità di programmazione e governo del sistema sanitario. Una gestione miope e fallimentare che ha prodotto solo precarietà, disservizi e sfiducia».
Taglieri lancia infine un appello alla nuova dirigenza: «Il taglio di queste professionalità non è solo un atto ingiusto verso chi lavora, ma avrà effetti a catena sull’intero sistema ospedaliero. Il personale ausiliario svolge mansioni essenziali; se venisse tagliato, toccherà agli OSS sostituirli, allontanandoli dalle cure dirette ai pazienti. Con l’attuale carenza di operatori, anche gli infermieri saranno coinvolti, con conseguente demansionamento e ricorsi inevitabili davanti al giudice del lavoro, come già accaduto in passato. Oltre il danno, la beffa: si finirà per spendere di più, peggiorando ulteriormente i servizi». Conclude ribadendo che «serve coraggio» per adottare misure in grado di migliorare le condizioni economiche e organizzative del personale ospedaliero, annunciando che il Movimento 5 Stelle «continuerà a battersi per una sanità pubblica fondata sulla qualità, la giustizia e il rispetto dei diritti».