Visita di Lavrov a Pyongyang: potenziata intesa militare con Kim Jong Un; sei morti nei raid russi in Ucraina

Il conflitto in Ucraina raggiunge il giorno 1.235 mentre la diplomazia russa prosegue i suoi contatti internazionali. A Pyongyang, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è stato ricevuto dal leader nordcoreano Kim Jong Un per rinsaldare una cooperazione di natura militare e logistica. Nel corso dell’incontro, Lavrov ha messo in guardia Stati Uniti, Corea […]

Il conflitto in Ucraina raggiunge il giorno 1.235 mentre la diplomazia russa prosegue i suoi contatti internazionali. A Pyongyang, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è stato ricevuto dal leader nordcoreano Kim Jong Un per rinsaldare una cooperazione di natura militare e logistica. Nel corso dell’incontro, Lavrov ha messo in guardia Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone dall’avviare un’alleanza di sicurezza diretta contro la Corea del Nord, sottolineando il rafforzamento dei legami tra Mosca e Pyongyang.

La cooperazione tra i due Paesi, ha affermato il titolare della diplomazia russa, si estende «in vari settori» e comprende l’invio di truppe e armamenti nordcoreani a supporto dell’operazione militare russa in Ucraina. Questo sostegno giunge in un momento in cui l’esercito di Mosca continua la sua offensiva lungo diversi fronti, con l’obiettivo di consolidare il controllo sui territori contesi.

Intanto, sul terreno ucraino, le forze governative hanno registrato sei nuove vittime a seguito di attacchi attribuiti alle truppe russe. Le persone decedute facevano parte di civili coinvolti nei bombardamenti avvenuti nelle ultime ore. Le autorità locali continuano a segnalare interruzioni nelle linee elettriche e danni alle infrastrutture, complicando ulteriormente la gestione dell’emergenza umanitaria nelle aree più colpite.

L’incontro tra Lavrov e Kim Jong Un rappresenta l’ultimo passo di una strategia che vede Russia e Corea del Nord consolidare scambi militari mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evolversi degli equilibri geopolitici nella regione.