Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e l’Associazione Culturale Viteliu hanno aperto al pubblico la mostra fotografica “Una finestra sugli Italici – Le nostre radici”, visitabile gratuitamente fino al 24 luglio presso la sede di Via Raiale 110 bis a Pescara. L’iniziativa, inaugurata con una conferenza stampa, propone un percorso tra immagini e testimonianze sugli antichi popoli marsi, vestini, marrucini, pretuzi e altri abitanti preromani dell’Abruzzo, sottolineando il loro ruolo nella formazione dell’identità italiana.
L’esposizione mira a restituire voce e immagine a un patrimonio storico e culturale ancora vivo, promuovendo il dialogo tra mondo della cultura e imprenditoria territoriale. La rassegna intende anche rafforzare il senso di comunità attraverso la conoscenza delle radici comuni.
Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha evidenziato come “Per Confindustria, cultura significa identità e valori declinati sui territori che rappresentiamo. Ospitare questa esposizione dedicata agli Italici non è solo un onore, ma la naturale prosecuzione di un impegno che da oltre un decennio portiamo avanti per integrare storia, valori e radici all’interno del nostro agire quotidiano. La cultura, per noi, non è solo patrimonio artistico o tradizione, ma è ciò che definisce la qualità di una comunità, anche imprenditoriale. Secondo recenti indagini, Confindustria è percepita dai cittadini italiani come una delle istituzioni più autorevoli del Paese. Questo riconoscimento nasce da due elementi chiave: il nostro impegno nella promozione del merito e la costante battaglia per semplificare un sistema Paese troppo spesso ingessato. Proprio per questi motivi, la nostra organizzazione nazionale ha fondato ‘Confindustria Cultura’, già presieduta dal professor Antonio Calabrò, figura di rilievo nella storia dell’economia italiana. È da questo spirito che nasce anche la collaborazione con l’Associazione Viteliu, con cui condividiamo la visione di un’impresa capace di declinare valori, storia e coesione sociale. Siamo convinti che raccontare il passato – come in questa mostra – aiuti a progettare il futuro con maggiore consapevolezza. In conclusione: la memoria e la cultura siano parte integrante dell’identità economica e sociale del nostro territorio. Dare spazio alle radici significa anche dare profondità alla visione d’impresa, rendendola più consapevole e responsabile.”
In collegamento da remoto, lo scrittore Nicola Mastronardi ha definito l’iniziativa “un ulteriore, intelligente passo verso una consapevolezza nuova: cultura e impresa, insieme, possono generare valore concreto. La narrazione – storica, letteraria, cinematografica – è un potente motore economico. I territori che hanno saputo raccontarsi, come la Puglia, la Sicilia o l’Umbria, ne hanno tratto benefici tangibili in termini di sviluppo, identità e attrattività. L’Abruzzo e il Molise, terre ricchissime di storie e simboli – dagli Italici a Celestino V, dalla transumanza ai paesaggi maestosi del Gran Sasso e della Maiella – hanno un potenziale narrativo enorme, ancora troppo poco valorizzato. Ha inoltre sottolineato che la cultura non è solo turismo, ma riconoscibilità, unicità, forza economica. Raccontare il nostro passato con strumenti contemporanei è una sfida necessaria: e Confindustria, con questa apertura al dialogo tra memoria e visione, dimostra di averlo capito.”
Per Gianni Giammarco, Presidente dell’Associazione Viteliu e curatore della mostra, “Riportare alla luce la storia degli Italici significa dare dignità a un racconto collettivo che è ancora presente nei luoghi, nei nomi e nei gesti quotidiani degli abruzzesi. La cultura è uno strumento di coesione e orgoglio. Oggi poniamo le basi per la nascita di una rete italica che riunisca privati, enti, istituzioni e tutti coloro che, a vario titolo, si occupano dello studio e della valorizzazione delle nostre radici. Sarà la nostra associazione a guidare questo progetto, con la responsabilità e la visione che da sempre ci contraddistinguono. La mostra che inauguriamo oggi non è solo un’esposizione: per me rappresenta qualcosa di personale, di profondo. Da 25 anni frequento questi luoghi e sento che fanno parte della mia storia. È da qui che possiamo trarre nuova linfa per proseguire nel cammino che ci siamo dati, con quella concretezza e determinazione che sono proprie del nostro agire. E vorrei concludere con un’esortazione, che da questa sede assume un valore ancora più forte: i giovani continuano a lasciare questa terra, attratti da luoghi apparentemente più promettenti, impoverendo così il proprio territorio d’origine. Ma possiamo invertire questa tendenza. Facciamo come gli imprenditori che hanno scelto di restare e costruire qui: con fatica, certo, ma anche con successo. Perché sì, si può fare. E contribuire così a dare valore a questa regione tanto bella quanto fragile, che ha bisogno, oggi più che mai, dell’impegno di tutti noi.”
La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00. L’evento conferma l’impegno di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico e Viteliu nella promozione di una visione che integri sviluppo economico, coesione sociale e valorizzazione culturale.