Due connazionali sono attualmente trattenuti presso la struttura carceraria denominata Alligator Alcatraz, ubicata nella Contea di Miami-Dade, in attesa di espulsione verso l’Italia. Si tratta di Gaetano Cateno Mirabella Costa, 45 anni, nato a Taormina, e di Fernando Eduardo Artese, 63 anni, nato a Buenos Aires e titolare anche della cittadinanza argentina.
Mirabella Costa è stato arrestato il 3 gennaio 2025 nel sud della Florida con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti senza regolare prescrizione medica e per aggressione, incluso un episodio ai danni di una persona ultrasessantacinquenne. In un primo momento ristretto nella prigione della Contea di Marion, ha ricevuto il 7 maggio una condanna a sei mesi di detenzione. Terminata la pena, le autorità migratorie statunitensi hanno disposto la sua deportazione per violazione delle norme sui visti: il 9 luglio è stato trasferito ad Alligator Alcatraz.
Artese, residente a Las Palmas de Gran Canaria con moglie e due figli e iscritto all’AIRE presso il vice consolato italiano di Arona, è stato fermato a giugno 2025 dalla polizia stradale per un controllo su un veicolo commerciale segnalato per una contravvenzione non saldata. Dagli accertamenti è emerso che lavorava pur essendo in possesso di un permesso turistico (Esta), configurando così il reato di overstay. Inizialmente detenuto in un centro gestito dal Border Patrol a Riviera Beach, è stato trasferito il 3 luglio ad Alligator Alcatraz. La sua famiglia ha anche avviato contatti con il Consolato Generale argentino a Miami.
Il Consolato Generale d’Italia a Miami e l’Ambasciata italiana a Washington DC hanno confermato di seguire il caso con la massima attenzione. “Stiamo mantenendo un contatto costante con i familiari dei connazionali” spiegano le sedi diplomatiche, “e continuiamo a interessare le autorità dell’Immigration and Customs Enforcement per reperire informazioni aggiornate sullo stato di salute dei connazionali e sulle tempistiche previste per il loro rimpatrio.”
Alligator Alcatraz non ha legami con la storica prigione di Alcatraz, ma il nome richiama un’immagine simbolica di forte deterrenza per i migranti. Situata nelle Everglades, la struttura rientra nella competenza della divisione ICE-ERO (Enforcement and Removal Operations), con la quale sarebbe complesso stabilire un dialogo diretto. Il 13 luglio 2025 il Miami Herald e il Tampa Bay Times hanno reso noto un elenco di 747 persone detenute o in attesa di detenzione in quel centro, tra cui compariva anche Fernando Eduardo Artese.
Il carcere è stato fortemente voluto dall’amministrazione Trump nelle sue politiche di “pugno duro” sull’immigrazione. Pur definendolo “controverso”, l’ex presidente ha dichiarato: “Non me ne frega nulla. Potrebbe essere più duro della vera Alcatraz.”