Disastro Air India: errore nella consegna dei resti coinvolge due famiglie inglesi

Almeno due famiglie britanniche delle vittime del disastro aereo del Boeing 787 Dreamliner di Air India, precipitato il 12 giugno durante il decollo da Ahmedabad con destinazione Londra, hanno ricevuto per errore resti di altre persone. Lo denuncia James Healy-Pratt, l’avvocato che assiste venti famiglie inglesi coinvolte nella tragedia, attribuendo all’India gravi errori nell’identificazione e […]

Almeno due famiglie britanniche delle vittime del disastro aereo del Boeing 787 Dreamliner di Air India, precipitato il 12 giugno durante il decollo da Ahmedabad con destinazione Londra, hanno ricevuto per errore resti di altre persone. Lo denuncia James Healy-Pratt, l’avvocato che assiste venti famiglie inglesi coinvolte nella tragedia, attribuendo all’India gravi errori nell’identificazione e nella restituzione dei corpi.

Il velivolo si è schiantato causando la morte di 241 passeggeri a bordo, di cui 52 cittadini britannici, e di ulteriori persone rimaste coinvolte al suolo. Secondo Healy-Pratt, un medico legale del Regno Unito ha rilevato discrepanze nel Dna dei resti consegnati, confermando errori nelle procedure di riconsegna.

Il legale annuncia che il tema sarà oggetto di confronto tra il premier britannico Keir Starmer e il primo ministro indiano Narendra Modi, atteso a Londra per la firma dell’accordo di libero scambio bilaterale. Dal canto suo, il governo indiano – per voce del portavoce del ministero degli Esteri Randhir Jaiswal – ha dichiarato al Daily Mail: “Stiamo lavorando con il Regno Unito per risolvere il problema”.

Il governo britannico, che ha coordinato il rimpatrio dei corpi, ha però sottolineato come l’identificazione dei resti, resa estremamente complessa dalle condizioni in cui sono stati ritrovati, sia di competenza delle autorità indiane. Tra gli errori documentati vi sarebbe il caso di una bara consegnata con il nome di un passeggero ma contenente resti appartenenti a un’altra persona, scoperta all’ultimo momento prima della cerimonia, e l’episodio di un’altra cassa in cui erano mescolati frammenti appartenenti a due vittime distinte.