La Giornata Mondiale della Prevenzione dell’Annegamento è stata celebrata questa mattina sulle spiagge di Pescara con una serie di iniziative dedicate a sensibilizzare cittadini e turisti sui rischi connessi al mare. I momenti di formazione e le dimostrazioni pratiche, svolte sia sul lungomare Nord sia sul lungomare Sud, sono stati preceduti da un minuto di raccoglimento in memoria di Fatime, la bambina di 12 anni annegata ieri al largo della costa.
L’incontro, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in attuazione di una risoluzione delle Nazioni Unite, ha visto la partecipazione di istituzioni e operatori del soccorso, fra cui Croce Rossa, Misericordia, Lifeguard e Angeli del Mare, con il supporto di FISA-Protezione Civile-Eracle. Durante le esercitazioni sono state simulate operazioni di salvataggio e recupero di bagnanti in difficoltà, anche con l’intervento di unità cinofile.
Il sindaco Carlo Masci ha sottolineato l’urgenza di estendere le campagne di prevenzione: “Il mare è amico di tutti, ma può essere teatro di tragedie. E quando accadono delle tragedie, come la morte di una bambina di 12 anni, le giornate dedicate alla prevenzione appaiono fondamentali, perché la prevenzione non appare mai abbastanza, e deve essere ampliata sempre più”. Masci ha evidenziato la necessità di promuovere l’educazione al nuoto e di portare nelle scuole temi come la sicurezza in acqua e la tutela ambientale, invitando inoltre gli stabilimenti balneari a organizzare attività ludiche per insegnare ai più piccoli “le regole della salvaguardia della vita in mare”.
Il capitano di fregata Marco Marinelli, rappresentante della Capitaneria di Porto, ha ribadito l’importanza di “far capire come affrontare le difficoltà in mare. È importante saper nuotare, sapere come muoversi e come riemergere”. Marinelli ha inoltre ricordato la nuova normativa che reclamerà maggiore professionalità negli assistenti bagnanti: “Dal prossimo anno per svolgere l’attività di bagnino si dovrà essere maggiorenni”.
Riccardo Padovano, del Sib Confcommercio, ha proposto di estendere l’iniziativa “Papà ti salvo io” alle scuole durante la stagione invernale per “fare prevenzione” e introdurre lezioni di primo soccorso in spiaggia. Cristian Di Santo, della Società Nazionale di Salvamento, ha elencato le principali regole di sicurezza da trasmettere agli alunni: “Se non sai nuotare non andare nelle acque più alte dell’ombelico, il bagno si fa minimo in due, rispetta sempre il colore delle bandiere, se ti perdi vai dal bagnino più vicino, è vietato salire sulle scogliere, se sei accaldato entra in acqua gradualmente, sotto il sole metti sempre crema solare e cappellino”.
Marco Schiavone, per Angeli del Mare e presidente dell’Associazione Eraclea Templari Federiciani, ha ribadito che “la prevenzione è fondamentale” e che “le ordinanze non limitano la libertà ma servono a salvare vite, ad evitare tragedie”. Le simulazioni hanno chiuso la giornata, richiamando l’attenzione sull’importanza di regole chiare e di un sistema di soccorso sempre più professionale.