Scambi di colpi al confine Thailandia-Cambogia per il secondo giorno, Bangkok avverte di un possibile conflitto

Gli scontri armati tra Thailandia e Cambogia al confine sono entrati nel secondo giorno, con pesanti bombardamenti d’artiglieria e lo scambio di razzi tra le due forze militari. L’esercito thailandese ha segnalato nuovi colpi d’artiglieria all’alba nelle province di Ubon Ratchathani e Surin, mentre le forze cambogiane avrebbero impiegato sistemi BM-21 di fabbricazione russa. Il […]

Gli scontri armati tra Thailandia e Cambogia al confine sono entrati nel secondo giorno, con pesanti bombardamenti d’artiglieria e lo scambio di razzi tra le due forze militari. L’esercito thailandese ha segnalato nuovi colpi d’artiglieria all’alba nelle province di Ubon Ratchathani e Surin, mentre le forze cambogiane avrebbero impiegato sistemi BM-21 di fabbricazione russa. Il primo ministro ad interim di Bangkok, Phumtham Wechayachai, ha avvertito che “se la situazione dovesse degenerare, potrebbe sfociare in una guerra, anche se per ora rimane limitata agli scontri”.

Oltre 100mila persone sul versante thailandese sono state evacuate dal ministero dell’Interno di Bangkok, trasferite in quasi 300 rifugi temporanei nelle quattro province di confine. Finora il bilancio registrato dal governo thailandese conta 14 vittime, di cui 13 civili e un soldato. Dal canto suo, la Cambogia ha confermato un morto e cinque feriti fra i civili, inclusa la vittima di 70 anni.

L’escalation è iniziata nelle prime ore di giovedì, quando Bangkok ha riferito che sei soldati cambogiani, uno dei quali munito di lanciarazzi, non avrebbero risposto all’alt intimato dalle forze thailandesi e avrebbero aperto il fuoco, facendo degenerare lo scontro. Secondo Phnom Penh, invece, i militari hanno agito per “autodifesa” contro un’incursione “ingiustificata” dei thailandesi.

Dopo la prima sparatoria, dal lato cambogiano è partita una salva di razzi, uno dei quali ha colpito una stazione di rifornimento in territorio thailandese. In risposta, sei F-16 thailandesi sono decollati per colpire obiettivi militari oltreconfine; le autorità di Phnom Penh rivendicano l’abbattimento di due caccia con la contraerea, circostanza respinta da Bangkok.

Le tensioni al confine affondano le radici in uno scontro verificatosi alla fine di maggio nell’area del “Triangolo dello smeraldo” – dove si incontrano Thailandia, Cambogia e Laos – che costò la vita a un soldato cambogiano. Da allora, le dispute territoriali e le violazioni di zona demilitarizzata si sono susseguite, culminando nelle recenti ostilità.