Taglieri e Alessandrini: Giunta Marsilio taglia fondi all’agricoltura e omette dati, Abruzzo senza prospettive

La Giunta regionale guidata da Marco Marsilio ha approvato l’assestamento di bilancio 2025, una manovra che prevede tagli trasversali a settori ritenuti strategici per la ripresa economica e sociale dell’Abruzzo: agricoltura, cultura, sport, ambiente, sociale, promozione turistica e università. Secondo il capogruppo del M5S Francesco Taglieri e la consigliera Erika Alessandrini, l’aumento dell’addizionale IRPEF deciso […]

La Giunta regionale guidata da Marco Marsilio ha approvato l’assestamento di bilancio 2025, una manovra che prevede tagli trasversali a settori ritenuti strategici per la ripresa economica e sociale dell’Abruzzo: agricoltura, cultura, sport, ambiente, sociale, promozione turistica e università.

Secondo il capogruppo del M5S Francesco Taglieri e la consigliera Erika Alessandrini, l’aumento dell’addizionale IRPEF deciso dalla maggioranza – pari a 130 milioni di euro l’anno già dal 2014 e ulteriori 43 milioni introdotti nel 2024 – porta nelle casse regionali 173 milioni di euro che, “per legge devono essere destinati esclusivamente alla copertura della spesa sanitaria corrente, ai sensi dell’art. 2, comma 86, della legge 191/2009 (Legge Finanziaria)”. Ciò, denunciano i due esponenti, rende inevitabile il ripristino dei finanziamenti al servizio sanitario regionale, che assorbirà le risorse aggiuntive e coprirà il disavanzo da 200 milioni accumulato in questi anni, lasciando gli altri comparti in seria difficoltà.

In agricoltura emerge un taglio complessivo di quasi un milione di euro suddiviso in vari capitoli: “304.641,70 euro in meno per i contributi ai danni da fauna selvatica; 267.565,13 euro per interventi nel settore agricolo e agroalimentare; 241.559,18 euro per le infrastrutture di bonifica del Fucino; 217.889,06 euro per la gestione dei libri genealogici; 37.771,65 euro per il servizio UMA, che garantisce gasolio agricolo a oltre 20.000 imprese abruzzesi: un taglio monstre del 67%”.

Proprio il servizio UMA è al centro delle critiche per la sua inefficienza informatica e organizzativa: “La piattaforma informatica è inefficiente e inadatta, gli operatori del settore si trovano nell’impossibilità di caricare dati e molti sono stati persino sanzionati dalla Guardia di Finanza. È un danno gravissimo, che ricade su imprese già in difficoltà”.

I tagli investono anche lo sport (-89%), la Film Commission (-71%), la cultura (-58%), le comunità montane (-100%), la fauna selvatica (-67%), le riserve naturali, gli eventi storici e religiosi, le politiche sociali e giovanili. “Non sono semplici ‘rimodulazioni contabili’ – affermano Taglieri e Alessandrini – sono scelte politiche consapevoli, con nomi e cognomi”.

Il Movimento 5 Stelle annuncia il proprio impegno in aula per “denunciare ogni stortura e difendere con forza le imprese, i lavoratori, gli agricoltori, i territori. Il tempo della propaganda è finito”.