È entrato nel 659° giorno il conflitto in Medio Oriente. Il governo israeliano ha annunciato un cessate il fuoco umanitario di 24 ore, che prenderà il via domenica mattina e si concluderà in serata, estendendosi ad alcuni centri abitati di Gaza, compresa la Striscia settentrionale. La notizia è stata comunicata dal ministro degli Esteri di Israele, Gideon Saar, al suo omologo italiano Antonio Tajani.
Nel frattempo, la situazione nella Striscia di Gaza continua a peggiorare sul fronte umanitario. Secondo Refugees International, il numero di decessi per fame registrati negli ultimi sette giorni è prossimo a superare il totale delle vittime causate dalla fame dal 7 ottobre 2023. In risposta, l’esercito israeliano ha dichiarato l’istituzione di «corridoi umanitari» per garantire il passaggio sicuro ai convogli delle Nazioni Unite e la ripresa dei lanci di aiuti nel territorio. Tuttavia, fonti militari sostengono che nella Striscia «non si muore di fame, è fake news di Hamas».
Sul piano diplomatico, Regno Unito, Francia e Germania hanno reso noto di lavorare a un piano congiunto volto a garantire la sicurezza e a individuare una soluzione a lungo termine per l’enclave palestinese. I tre Paesi hanno inoltre promesso «aiuti aerei» per i civili, definendo la situazione nella Striscia «spaventosa».
Secondo fonti mediatiche locali, nelle ultime 24 ore sarebbero stati uccisi almeno 53 palestinesi nella Striscia di Gaza. Nel frattempo, le forze dell’IDF hanno intercettato al largo della costa l’imbarcazione Handala, appartenente alla Freedom Flotilla: la nave è stata sequestrata e gli attivisti a bordo arrestati.