Mercoledì 30 luglio alle 19 all’Auditorium del Parco il Teatro Stabile d’Abruzzo presenta ESULI racconti istriani, fiumani e dalmati, uno spettacolo inserito nella rassegna I Cantieri dell’Immaginario 2025, promossa dal Comune dell’Aquila sotto la direzione artistica di Leonardo De Amicis. La drammaturgia è di Eleonora Iacobone, con consulenza storica di Francesco Fagnani e supervisione artistica di Raffaele Latagliata; sul palco recitano Eleonora Iacobone e Alessandro Cantalini, mentre Luna Costantini accompagna al pianoforte.
L’allestimento mira a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell’esodo dalle terre istriane, fiumane e dalmate nel secondo dopoguerra, inquadrando il dramma nel complesso contesto del confine orientale. Si richiama la legge n. 92 del 30 marzo 2004, che istituisce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo”, per preservare e trasmettere alle nuove generazioni le ferite di quella pagina storica e riaffermare i valori di libertà, democrazia e rispetto della dignità umana.
Raffaele Latagliata sottolinea la delicatezza del tema: “Parlare di esuli è sicuramente molto divisivo, molto delicato e complesso, perché forse è uno dei casi in cui la propaganda, le fake news, i diversi modi di vedere, di dare punti di vista diversi, hanno creato veramente un ginepraio di informazioni nelle quali non è stato facile districarsi. Abbiamo cercato di essere oggettivi e di ridare voce alle persone che hanno subito questo esodo, di concentrare la nostra attenzione sull’opportunità che viene data loro di restituire, di raccontare quello che hanno subito, perché una tragedia è tale indipendentemente dalla parte della storia dalla quale si è.”
“Sembra un paradosso ma forse non lo è, in questo momento, una parte di mondo non ha imparato la lezione: nelle testimonianze, nelle interviste agli esuli, si ripetono parole che sono assolutamente attuali: ‘scappiamo dalla miseria’, ‘non potevamo restare’, ‘dovevamo abbandonare tutto’, parole che riecheggiano oggi in tantissimi contesti purtroppo. Io credo che rievocare e ricordare quello che è successo dovrebbe aiutarci sempre di più ad avere una maggiore consapevolezza soprattutto di quello che è l’aspetto umano. C’è una battuta che noi sottolineiamo perché dà proprio il senso di quello che stiamo facendo: ‘quello che è accaduto non era umano e l’umanità, se la perdiamo, fa spazio all’orrore’. Agli orrori che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo anche in questi giorni.”
I biglietti sono in vendita su https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/esuli-racconti-istriani-fiumani-e-dalmati-0 e all’Info Point in Piazza Battaglione degli Alpini a L’Aquila.