Un vasto incendio è divampato intorno a mezzogiorno del 28 luglio 2025 nella parte settentrionale della Riserva Naturale del Borsacchio, al confine costiero verso Cologna. Le fiamme hanno distrutto circa due ettari di vegetazione retrodunale, avvicinandosi alla linea di costa e minacciando i nidi di fratino, una delle specie simbolo dell’area protetta.
Spinto da un forte vento, il rogo si è propagato rapidamente verso sud, estendendosi per 600-700 metri dal punto d’innesco, nei pressi della cosiddetta “casa verde” abbandonata sul mare. Le cause dell’incendio sono al momento ancora in fase di accertamento.
Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, con il supporto della Protezione Civile, ha permesso di circoscrivere le fiamme e di scongiurare danni più gravi. Restano tuttavia estese zone di terreno carbonizzato che richiederanno tempo per il ripristino del patrimonio naturale.
“Non è il primo episodio – afferma Marco Borgatti, presidente delle guide del Borsacchio –: si tratta infatti del terzo incendio in tre anni nella Riserva. Una drammatica ripetizione che evidenzia una verità che denunciamo da tempo. L’area protetta non è gestita, pianificata né amministrata e il PAN è de facto decaduto dopo la scelta impropria della Regione di Cancellare il 99% della riserva per poi essere stoppata dal ministero dell’Ambiente per l’impropria procedura attuate. Da vent’anni si attende ed ora è ancora tutto più confuso. La Regione ha aggravato i problemi e aumentato l’immobilismo sul territorio. Bloccando tutto. Senza governance, senza gestione e senza regole, il patrimonio naturalistico della Riserva è ogni giorno più esposto a pericoli evitabili. E gli incendi, come quello odierno, ne sono la diretta conseguenza.”
Borgatti sollecita l’immediata definizione di un Piano di Gestione che ripristini i confini originari e renda operativo il PAN adottato dal comune in collaborazione con le realtà locali. “Dando risorse e non tagli alle aree protette. Servono strumenti e responsabilità chiare, affinché la Riserva possa finalmente essere protetta, valorizzata e difesa, come merita e come previsto dalla legge.”