L’edizione 2025 de “Il jazz italiano per le terre del sisma” si terrà sabato 6 e domenica 7 settembre nel centro storico de L’Aquila. L’iniziativa, giunta all’undicesimo anno, propone due giornate di concerti, performance e incontri in 18 location diverse, con circa 300 artisti tra gruppi, cori, bande e orchestre. La maggioranza degli eventi è ad ingresso gratuito; per i live sul main stage di San Bernardino, in piazza Santa Margherita e nel parco del Castello sarà necessario un abbonamento giornaliero da 5 euro o biennale da 10 euro.
Il calendario dell’Aquila è preceduto dal Cammino Solidale (29–31 agosto), un percorso di trekking e concerti organizzato con Musicamdo, Fara Music e Musicisti Italiani di Jazz. Le tappe partono da Camerino e attraversano Castelluccio di Norcia e Amatrice, offrendo passeggiate urbane e naturalistiche abbinate a showcase di giovani talenti del jazz italiano.
Il tema scelto per questa edizione, “L’Aquila imprevista”, intende svelare una città in continua trasformazione, dove tradizione, ricerca e sperimentazione si incontrano. Il festival valorizza spazi storici, monumenti e cortili di palazzi restaurati, trasformandoli in teatri che testimoniano la rinascita del territorio colpito dal sisma del 2009 e del 2016.
La direzione artistica è curata da Silvia Bolognesi (contrabbassista e compositrice), Luca D’Agostino (fotografo) e Filippo D’Urzo (organizzatore culturale). Il loro programma miscela musica con fotografia, cinema e danza, coinvolgendo sale e cortili di Palazzo Margherita, il MAXXI L’Aquila, il Conservatorio Alfredo Casella, il Museo Nazionale d’Abruzzo e altri spazi suggestivi.
Sabato 6 settembre il via è alle 11 al Conservatorio con la Big Band del Casella. Nel pomeriggio si alternano esibizioni elettroniche – Nicoletta Taricani (voce & live electronics), Cristiano Pomante (vibrafono & elettronica) – e progetti acustici di Fabrizio Puglisi e Zeno De Marco. Spazio anche ai giovani: il duo Dialogues (Sophia Tomelleri, sax; Simone Basile, chitarra), GEA e quartetti come “From Gershwin to Bacharach” con Piero Delle Monache, Dino Rubino e Tito Mangialajo. Il collettivo Bassmat, ospitato dall’Alexanderplatz Jazz Club, riunisce Pippo Matino, Daniele Scannapieco, Giovanni Imparato, Roberto Schiano e Pierpaolo Ferroni. L’orchestrale “Aria Vibrante” di Tony Cattano coinvolge quattro bande locali in un dialogo tra comunità e improvvisazione.
La sera sul main stage di San Bernardino salgono “Guantanamo” di Fabrizio Puglisi e “TILT: Conduction per L’Aquila”, una conduzione in tempo reale diretta da Giovanni Maier, con musicisti quali Flavio Zanuttini, Tobia Bondesan, Anna Talbot, Emanuele Parrini e giovani locali. A chiudere, la Grande Orchestra Avion Travel & Medit Orchestra con Peppe Servillo, Mario Tronco, Peppe D’Argenzio, Mimì Ciaramella, Ferruccio Spinetti e la direzione di Angelo Valori.
Parallelamente, al Palazzetto dei Nobili si svolge il laboratorio fotografico “L’occhio in ascolto” (AFIJ); nel cortile di Palazzo Margherita prosegue “Nati nelle Note” per bambini 0–5 anni. Al Museo Nazionale d’Abruzzo debutta “Suoni tra le mura” con set di Flavio Zanuttini (ore 16:00) ed Emanuele Parrini (ore 17:00). Alla Libreria Colacchi alle 17:00 Giancarlo Schiaffini e Francesca Scigliuzzo presentano “Talento e Memoria”, omaggio a Luigi Nono. Corso Vittorio Emanuele ospita alle 18:00 la parata di Panealeåke, formazione di fiati e percussioni.
Al MAXXI L’Aquila, cortile e Sala Voliera danno spazio al concerto-dialogo di Gianni Coscia e Alessandro D’Alessandro (album “93/39 39/93”) e a un reportage audiovisivo con musica dal vivo realizzato dal Conservatorio Casella e dal Centro Sperimentale di Cinematografia.
Domenica 7 settembre si apre alle 10 al Parco della Memoria con la cerimonia in ricordo delle vittime del sisma abruzzese del 2009 e di quello del Friuli del 1976, accompagnata da “Parole e Musica per un Domani” diretta da Achille Succi e dal Coro Le Colone, Assolo Choir, coro giovanile dell’Aquila e ensemble del Casella, seguita da “Unisono Imprevisto”. Alle 12:30 Nicola Tirelli rende omaggio a Erik Satie all’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis. Il pomeriggio vede repliche di “Suoni tra le mura”, set di Nicolò Faraglia al MAXXI e un doppio appuntamento di reportage audiovisivo in Sala Voliera.
Nella Libreria Polarville alle 17:00 si parla di “Jazz e Fumetto” con Flavio Massarutto; GEA è in concerto alle 18:00 in Corso Vittorio Emanuele, dove Ginger Swing anima un workshop alle 17:00. In Piazza Santa Margherita si esibiscono i vincitori dei premi nazionali (SaihS, Matteo Paggi 5et, Flo – Zanis ANDA). Al Parco del Castello chiudono La Buona Novella, Giulia Galliani GAL, PS5 5et e Parbleu.
Il festival è organizzato da Jazz all’Aquila con il Ministero della Cultura, Comune e Regione Abruzzo, SIAE, Nuovo IMAIE, Fondazione Carispaq, Montarbo AEB e numerosi partner tecnici. Collabora la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, con il sostegno di I-Jazz, MIDJ, AFIJ e Alexanderplatz Jazz Club.
Per il sindaco Pierluigi Biondi: “Il Jazz italiano per le terre del sisma è molto più di un festival musicale: è […] un appuntamento che accompagna e racconta il cammino di rinascita della nostra città e dei territori colpiti dal terremoto. […] Il jazz, con la sua libertà espressiva e la sua vocazione all’improvvisazione, è la colonna sonora ideale per raccontare L’Aquila imprevista: una città che non smette di reinventarsi.”