L’assessora regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha annunciato l’intenzione di ripristinare l’erogazione del salario accessorio al personale sanitario non appena sarà coperto il disavanzo 2024 del sistema sanitario abruzzese. La proposta è stata illustrata al termine dell’incontro odierno con i rappresentanti sindacali, convocato per affrontare la sospensione di questi compensi, che in Abruzzo ammontano a circa 11 milioni di euro.
Attualmente la normativa impedisce alle Regioni che non abbiano raggiunto l’equilibrio economico-finanziario nell’anno di riferimento di corrispondere l’indennità. Per chiarire se la copertura integrale del buco di bilancio consenta di superare il divieto, l’assessorato sta valutando di inoltrare un quesito alla Corte dei Conti. In caso di parere favorevole, ha spiegato Verì, «procederemo senza esitazione allo sblocco delle cifre necessarie per lo scorso anno».
Per il 2025 il confronto con le organizzazioni sindacali sarà rinviato a un secondo momento. L’assessora ha sottolineato l’impegno dell’Abruzzo nella tutela delle specifiche indennità: «La nostra Regione è stata tra le prime in Italia a prevedere il pagamento di queste prestazioni», ha ricordato, auspicando una rapida e positiva conclusione della vertenza.