Donald Trump ha rilanciato le sue critiche nei confronti di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, mettendo in dubbio la sua permanenza alla guida della banca centrale statunitense. “Lo rimuoverei in un batter d’occhio, ma dicono che ciò disturberebbe il mercato – ha detto infatti il presidente Usa –, ma tanto lui se ne andrà tra sette o otto mesi e io metterò qualcun altro, quindi molto probabilmente resterà al suo posto”.
Alla base dello scontro ci sono le scelte di politica monetaria di Powell, ritenute da Trump troppo rigide. Il presidente uscente contesta in particolare il mancato taglio dei tassi d’interesse, una decisione che, secondo lui, ha fatto lievitare il costo del debito pubblico americano.
Sul fronte dei rapporti commerciali transatlantici, gli Stati Uniti non hanno ancora applicato interamente l’intesa sui dazi raggiunta con l’Unione europea. L’ordine esecutivo di Washington non riduce infatti le tariffe sulle auto al tetto del 15% previsto dall’accordo. Il ministro italiano dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha invitato alla cautela prima di trarre conclusioni definitive, sottolineando: “Si tratta ancora sulle esenzioni, ogni giorno scopriamo qualcosa, Trump però ha giocato bene la sua partita”.