Zelensky denuncia uccisioni indiscriminate in Ucraina mentre l’ambasciatore russo Paramonov mette in dubbio l’affidabilità dell’Italia

La guerra in Ucraina arriva al giorno 1.258 in un contesto di crescenti frizioni tra Stati Uniti e Russia, in particolare dopo l’annuncio dell’ex presidente Donald Trump di inviare due sottomarini nucleari «sempre più vicini alla Russia». Intervistato da Newsmax, Trump ha collegato la sua decisione alle recenti dichiarazioni di Dmitrij Medvedev, oggi a capo […]

La guerra in Ucraina arriva al giorno 1.258 in un contesto di crescenti frizioni tra Stati Uniti e Russia, in particolare dopo l’annuncio dell’ex presidente Donald Trump di inviare due sottomarini nucleari «sempre più vicini alla Russia».

Intervistato da Newsmax, Trump ha collegato la sua decisione alle recenti dichiarazioni di Dmitrij Medvedev, oggi a capo di uno dei consigli più importanti in Russia: «Beh, un ex presidente della Russia che ora è a capo di uno dei consigli più importanti, Medvedev, ha detto cose davvero brutte, parlando di nucleare. E quando nomini la parola ‘nucleare’, sai, mi dico: ‘Meglio stare attenti’, perché è la minaccia definitiva».

Sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto di essere al lavoro per organizzare un nuovo incontro con Mosca a Istanbul, pur sottolineando con fermezza che «Mosca ci vuole tutti morti». Intanto l’ambasciatore russo in Italia, Aleksej Paramonov, ha ribadito la sua sfiducia verso il nostro Paese: «non possiamo fidarci dell’Italia».