A Berlino centinaia di persone hanno fatto sentire la loro voce per sollecitare la revoca del divieto di balneazione nella Sprea, il fiume che attraversa il centro della capitale tedesca. Alcuni manifestanti sono arrivati a tuffarsi nelle sue acque, sfidando un divieto in vigore da esattamente cento anni, imposto nel 1923 a causa delle scarse condizioni igienico-sanitarie del corso d’acqua.
Già il 20 maggio, nel giorno del centenario del divieto, si era svolta un’analoga protesta, promossa dall’associazione FlussBadBerlin. Secondo i suoi rilievi continui, la qualità dell’acqua sarebbe oggi migliore di quanto ritenuto in passato. Il progetto, avviato alla fine degli anni Novanta, mira a riaprire al nuoto uno dei rami del canale che circonda l’isola dei Musei.
Le autorità berlinesi, però, mantengono posizioni cautelative. Da un lato, pongono l’accento sulle incertezze ancora presenti nei controlli sulla qualità dell’acqua; dall’altro, sottolineano che la Sprea resta parte integrante dei sistemi di navigazione fluviale, elemento che di fatto sconsiglierebbe l’attività balneare.