Nell’ultimo anno più di 50mila migranti hanno raggiunto le coste britanniche attraversando la Manica, secondo i dati aggiornati del ministero dell’Interno. Il conteggio riguarda i flussi registrati nei 13 mesi trascorsi dal ritorno al governo dei laburisti, a Downing Street, dopo le elezioni di luglio 2024.
Questo record di sbarchi rappresenta una nuova sfida per l’esecutivo di Keir Starmer, che già fatica a consolidare il proprio consenso. Nonostante il premier abbia posto al centro del suo programma la linea dura sui rimpatri, le espulsioni messe in atto restano di gran lunga inferiori al numero di nuovi arrivi.
Le autorità hanno sottolineato come la capacità di rimpatriare cittadini stranieri irregolari non tenga il passo con l’entità dei flussi migratori. Nel confronto tra migranti ospitati e persone effettivamente rimandate nei paesi d’origine la differenza appare significativa.
Dalla destra parlamentare si leva invece un durissimo giudizio sulla gestione del fenomeno: “il Paese è fuori controllo”, dichiarano i rappresentanti conservatori, evocando un presunto nesso tra immigrazione e aumento della criminalità.