Il governo argentino ha confermato che sono oltre 100 i pazienti deceduti a causa di dosi di fentanyl contaminate somministrate in ospedali di Buenos Aires e di quattro province. L’epicentro della vicenda è un laboratorio farmaceutico locale, chiuso tre mesi prima della comparsa dei primi casi fatali dall’agenzia nazionale che regola il settore farmaceutico.
Da maggio le autorità sanitarie stanno ricostruendo la catena di distribuzione del farmaco per stabilire il numero esatto delle vittime legate alle forniture compromesse. In un comunicato, il portavoce del presidente Javier Milei ha indicato in Ariel Furfaro Garcia, titolare del gruppo HLB Pharma, il “produttore del lotto di fentanyl contaminato responsabile della morte di oltre 100 persone”.
Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità aggiuntive e per rafforzare i controlli sui cicli produttivi dei medicinali negli ospedali.