Oltre quattro milioni di somali si trovano oggi in una condizione di “grave insicurezza alimentare” e, a partire da giugno, circa 100mila persone sono state costrette a fuggire dalle proprie abitazioni a causa degli scontri armati. A rendere noto il dato è l’Agenzia somala per la gestione dei disastri (Sodma).
Secondo il rapporto di Sodma, la crisi alimentare nel Paese ha registrato un aumento del 29% dall’inizio dell’anno. Tra le cause principali vengono indicate la siccità prolungata, le ostilità in corso e la diminuzione degli aiuti umanitari che hanno ostacolato la capacità di rispondere ai bisogni della popolazione.
La Somalia è nuovamente interessata dalle operazioni del gruppo estremista Al-Shabaab, mentre persistono tensioni tra le forze regionali e l’esercito federale. Questi conflitti aggravano le difficoltà già esistenti legate alla scarsità di risorse.
Secondo le Nazioni Unite, il Paese africano rientra tra i più esposti ai cambiamenti climatici: negli ultimi cinque anni ha affrontato la peggiore siccità degli ultimi quattro decenni e, contestualmente, eventi di inondazioni di notevole portata.