Il conflitto in Ucraina è entrato nel 1.268° giorno. L’ex presidente statunitense Donald Trump ha espresso la sua convinzione che Vladimir Putin sia disposto a siglare un accordo, sostenendo che la pressione delle sanzioni avrebbe indotto Mosca a richiedere un incontro.
Dopo l’appuntamento in Alaska, Trump ha poi ribadito l’esigenza di coinvolgere direttamente anche il presidente ucraino: “un incontro trilaterale con Volodymyr Zelensky è necessario”. Dal Cremlino, tuttavia, precisano che al termine del vertice di Ferragosto non verrà redatto alcun documento ufficiale, pur confermando la volontà di tenere una conferenza stampa a due voci.
L’ex inquilino della Casa Bianca ha stimato in “c’è il 25% di possibilità che l’incontro con Putin non abbia successo” il rischio di un fallimento negoziale e ha avvertito Mosca: “Se Mosca non fermerà la guerra subirà gravi conseguenze”.
Secondo il quotidiano britannico Telegraph, Trump starebbe valutando di offrire alla Russia l’accesso a giacimenti minerari e terre rare in Alaska, insieme alla revoca di alcune sanzioni applicate al settore aeronautico, per incentivare Putin a porre fine alle ostilità.
Intanto, fonti del Cremlino riferiscono che sarebbe in programma il test del nuovo missile da crociera a propulsione nucleare 9M730 Burevestnik, dotato di testata atomica.