Al via la 731ª Perdonanza Celestiniana: oggi il passaggio di consegne

Questa mattina si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne per i protagonisti della 731ᵃ Perdonanza Celestiniana, alla presenza del sindaco e presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi. Durante l’incontro, Michela Carnicelli, Manuel De Libero e Francesca Alfonsetti – che lo scorso anno hanno ricoperto i ruoli di Dama della Bolla, Giovin Signore e […]

Questa mattina si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne per i protagonisti della 731ᵃ Perdonanza Celestiniana, alla presenza del sindaco e presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi. Durante l’incontro, Michela Carnicelli, Manuel De Libero e Francesca Alfonsetti – che lo scorso anno hanno ricoperto i ruoli di Dama della Bolla, Giovin Signore e Dama della Croce – hanno affidato ai nuovi figuranti i simboli del Corteo della Bolla: l’astuccio con la Bolla del Perdono, il ramo d’ulivo del Getsemani e il cuscino con la Croce del Perdono.

Il testimone è passato a Laura Sette, Dama della Bolla, imprenditrice agricola di Pizzoli designata dall’Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere; a Alessandro Sette, Giovin Signore, musicista e responsabile di produzione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, che quest’anno celebra 50 anni di attività; e ad Arianna De Santis, Dama della Croce, studentessa di Storia dell’Arte di Rieti con origini aquilane.

La selezione dei nuovi protagonisti si ispira al tema delle aree interne coinvolte nella Capitale italiana della Cultura 2026: il Comune dell’Aquila, il Comune di Rieti e i Comuni del cratere sismico del 2009. Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al sindaco Biondi, i componenti del Comitato Perdonanza e i rappresentanti degli enti che hanno indicato i nuovi figuranti.

«La scelta dei personaggi di quest’anno – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila e presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi – è un omaggio alle aree interne che saranno protagoniste insieme all’Aquila della Capitale italiana della Cultura 2026. Con loro raccontiamo una storia che unisce passato e futuro, memoria e rinascita, identità e speranza. La Dama della Bolla, il Giovin Signore e la Dama della Croce non sono soltanto figure del Corteo, ma interpreti di un messaggio più ampio: la cultura come strumento di coesione sociale, capace di dare voce ai territori, alle comunità e alle energie che li animano. Attraverso i loro volti e i loro percorsi personali celebriamo la forza di una tradizione che si rinnova, rendendo la Perdonanza un evento vivo, profondamente legato alla nostra storia e al nostro futuro».

Nel corso dell’intervento il sindaco ha inoltre ricordato Padre Quirino Salomone, considerato uno dei fondatori della Perdonanza moderna e scomparso lo scorso anno, e Giovanna Di Matteo, storica dell’arte deceduta nel 2021, che per 14 anni ha curato il Corteo storico e gli abiti d’epoca.